Le avventure del topino Despereaux

The Tale of Despereaux

GRAN BRETAGNA 2008
Nel lontano regno di Dor gli abitanti vivevano felici, ma un brutto avvenimento che spezzò il cuore del loro sovrano portò il buio e la tristezza nel reame. In soccorso del regno di Dor e della sua principessa, Pea, prima costretta a vivere in un tetro castello e poi rapita da due cattivi in cerca di vendetta, giungerà un impavido topolino, piccolo, aggraziato e con due orecchie fuori dalla norma: Despereaux Tilling.
SCHEDA FILM

Regia: Sam Fell, Robert Stevenhagen

Soggetto: Kate DiCamillo - libro, Gary Ross

Sceneggiatura: Gary Ross, Will McRobb, Chris Viscardi

Fotografia: Brad Blackbourn

Musiche: William Ross

Montaggio: Mark Solomon

Scenografia: Evgeni Tomov

Durata: 90

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE

Specifiche tecniche: (1:2.35)

Tratto da: omonimo libro per ragazzi di Kate DiCamillo

Produzione: FRAMESTORE CFC, LARGER THAN LIFE PRODUCTIONS, RELATIVITY MEDIA

Distribuzione: UNIVERSAL

Data uscita: 2009-04-24

TRAILER
NOTE
- VOCI DELLA VERSIONE ORIGINALE: SIGOURNEY WEAVER (NARRATRICE), EMMA WATSON (PRINIPCESSA PEA), MATTHEW BRODERICK (DESPEREAUX), DUSTIN HOFFMAN (ROSCURO), CHRISTOPHER LLOYD (HOVIS), ROBBIE COLTRANE (GREGORY), KEVIN KLINE (ANDRE), WILLIAM H. MACY (LESTER), STANLEY TUCCI (BOLDO), CIARÁN HINDS (BOTTICELLI), TONY HALE (FURLOUGH), TRACEY ULLMAN (MIG).
CRITICA
"Alla Universal il coraggio non è mancato. Nel suo primo film d'animazione digitale ha osato mettere dei topi tra zuppe, verdure, pentole e cuochi, incurante del confronto perdente con 'Ratatouille'. Ma ciò che rende gradevole e stimolante il film di Sam Fell, già all'opera sui roditori in 'Giù per il tubo', è la quasi totale rinuncia allo humour in favore di sensibilità, culto della tolleranza e di piccole/grandi tristezze e cattiverie (liuti che suonano mesti, un gattaccio nell'arena) che fanno da sano pungolo al percorso educativo dell'immaginario dei più piccoli. Citazioni: molto Disney in cavalieri e draghi sputafuoco, un raggio fatale colpisce il ratto 'Nosferatu'." (Alessio Guzzano, 'City', 24 aprile 2009)

"Il film è una delizia romantica, elegante e pittoricamente entusiasmante con adorabili rimandi ad Arcimboldo (c'è un personaggio fallo di frutta e verdura come le creature dell'artista milanese) e Botticelli. Despereaux non sfigura affatto vicino agli altri topi." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 24 aprile 2009)

"La cornice medioevale, le miniature, i costumi, le segrete, il cupo regno dei ratti: tutto è disegnato con incantevole grazia pittorica cosicché, come qualcuno ha scritto, 'Despereaux' non sarà un classico ma di classe ne ha molta." (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 24 aprile 2009)

"Dopo un inizio che grida vendetta di copia (i cuochi, le zuppe, 'Ratatouille' insomma) il film di Sam Fell e Rob Stevenhagen si rende elementare ma autonomo, provvisto di una perizia calligrafica di ambienti che solleva la sommaria psicologia e il prevedibile racconto bagnato con poco humour." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 24 aprile 2009)

"Diretto da Robert Stevenhagen, 'Le avventure del topino Desperaux' è un affresco figurativo di munifica eleganza e raffinatezza. Hieronymus Bosch ne è l'ispiratore visivo e cromatico nelle suggestioni scenografiche. La consistenza e pienezza della corporeità di topi e ratti si associa a un ritmo dell'animazione lievemente rallentato che dona un autentico sapore retrò ad una messa in scena. Basta osservare come gli oggetti d'uso comune diventino suppellettili e mobilia per i roditori come le inevitabili citazioni cinematografiche ('Ratatouille', 'Il gladiatore' e gli altri) e i riferimenti iconografici storici più che sbandierati diventano naturali snodi del racconto. Un piccolo capolavoro di grazia e di misura (il commento sonoro non è mai invasivo), attento allo stupore fanciullo delle proporzioni gulliveriane e ai significati di tolleranza, rispetto e amore per il diverso." (Davide Turrini, 'Liberazione', 24 aprile 2009)