Nino, rimasto vedovo appena venticinquenne, e con un figlioletto da accudire, cade in uno stato di profonda depressione. Per vivere è costretto a fare il venditore ambulante e, per arrotondare, canta ai matrimoni. Quando conosce Angela, la giovane maestra di suo figlio Ciro, si riaccende in lui l'interesse per la vita però il fidanzato della ragazza, per gelosia, lo denuncia per un crimine inesistente. Scontata la condanna, Nino conosce Claudia, la proprietaria di una casa discografica che, avendolo sentito cantare, gli propone di incidere un disco. Nino raggiunge il successo ma la sua felicità è di breve durata. Il piccolo Ciro viene coinvolto in un incidente e finisce in ospedale. Lì accorre anche Angela che, benché sia tornata con il suo fidanzato, vuole rimanere accanto al bambino. Quando Ciro confida al padre che Angela sta per sposarsi, Nino capisce e corre in chiesa per farle capire che sta commettendo un errore. Loro tre saranno una famiglia.
SCHEDA FILM
Regia: Ninì Grassia
Attori: Nino D'Angelo - Nino, Maria Rosaria Omaggio - Claudia, Elena Valentino - Angela, Lino Crispo - Gaetano, Bianca Sollazzo - La madre di Nino, Carmine Jorio - Ciro, il figlio di Nino, Mario Merola, Francesco Grassia, Adriana Giuffré, Eleonora Vallone, Sonia Viviani
Soggetto: Ninì Grassia
Sceneggiatura: Ninì Grassia
Fotografia: Luigi Ciccarese
Musiche: Augusto Visco, Nino D'Angelo
Montaggio: Franco Malvestito
Scenografia: Enrico Brancati
Altri titoli:
L'artista
L'Ave Maria - L'artista
Durata: 105
Colore: C
Genere: SCENEGGIATA NAPOLETANA FILM TV ROMANTICO
Specifiche tecniche: AUGUSTUSCOLOR
Produzione: GIADA CINEMATOGRAFICA S.R.L.
Distribuzione: REGIONALE, GENERAL VIDEO, POLYGRAM FILMED ENTERTAINMENT, CECCHI GORI HOME VIDEO
CRITICA
"Ennesimo film televisivo dell'erede e successore di Merola (anche per popolarità e successo): Nino D'Angelo! Carambole! Quant'è bravo il bruno biondo cantante napoletano a fare pubblicità alle sue canzoni." (Laura e Morando Morandini, Telesette)
"(...) Sceneggiata napoletana di modesta portata anche per chi nel genere ci si ritrova." ('Segnocinema', 7, marzo 1983)