Laura... a sedici anni mi dicesti si

ITALIA 1983
Un giovane pescatore di Pozzuoli, Gino Esposito, è innamorato della sedicenne Laura che lo ricambia con passione; ma la famiglia di lei è contraria all'idillio e giunge anche a picchiare selvaggiamente il giovane. I due colombi però, su consiglio del comune amico Tito, fuggono a Venezia ma subito vengono ripresi; lei è ricondotta a casa, lui in carcere per ratto di minore. Laura sposa Tito per salvare Gino dalla prigione. Passano così circa dieci anni, i due innamorati si rincontrano per caso nel negozio di dischi che lui ha aperto e scoprono di amarsi ancora. Gino è rimasto vedovo con un vispo ragazzesco, Duccio; Laura ha una figlia Lisa, che il padre Tito adora. Il matrimonio senza amore di Laura, dopo l'incontro con Gino entra in crisi. Tito è geloso della moglie che ormai lo odia; così per vendicarsi del rivale decide di far mettere una bomba nel negozio di Gino. Ma il piano non procede nel migliore dei modi poiché nel negozio, all'ora dello scoppio, si trovano i due ragazzini che hanno fatto amicizia; Tito corre sul luogo e nell'estremo tentativo di salvare i fanciulli muore, riscattando la sua perfidia. Laura e Gino possono così riunirsi e formare una famiglia felice con il pieno consenso dei figli.
SCHEDA FILM

Regia: Alfonso Brescia

Attori: Carmelo Zappulla - Gino, Maria Romano - Laura, Biagio Pelligra - Tito, Michele Esposito - Duccio, Benedetto Casillo, Francesca Rinaldi - Lisa, Gianni Ciardo, Luigi Costa Uzzo, Salvatore Puccinelli, Rino Gioielli, Cesare Di Vito, Isa Merlene, Elisa Mainardi, Cesarina Tacconi, Domenico Cicolecchia

Soggetto: Alfonso Brescia

Sceneggiatura: Alfonso Brescia, Piero Regnoli

Fotografia: Silvio Fraschetti

Musiche: Eduardo Alfieri

Montaggio: Carlo Broglio

Durata: 90

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: PANORAMICO

Produzione: FILMES INTERNATIONAL CINEMATOGRAFICA NUOVA DANIA CINEMATOGRAFICA

Distribuzione: DMV - AB VIDEO

CRITICA
"Manca una regia sapiente e una sceneggiatura intelligente. Il film è esteticamente appena tollerabile." (Segnalazioni cinematografiche, vol.96, p.15)