L'arbitro di serie A Carmelo Lo Cascio di Acireale, dove vive con la moglie Laura e un figlio che lo contesta; dove possiede un'avviata stazione di servizio; e dove, infine, vuole costruire un motel - ha il culto della propria professione, in cui si ritiene infallibile e incorruttibile e alla quale subordina persino la sua vita matrimoniale. Chiamato a dirigere il "derby" milanese, conosce, durante una festicciola in casa del suo ricco compaesano Armando Laforgia, la seducente giornalista Elena Sperani. Catturato dalla sua sensualità, Lo Cascio - che è diventato intanto, arbitro internazionale e già spera d'esser chiamato ai campionati del mondo - dimentica la propria integrità e si abbandona a sfrenatezze cui rimedia, per tenersi in forma, con abbondanti dosi di eccitanti. Quando però, pur ignorando la tresca la moglie troppo a lungo trascurata minaccia di lasciarlo, Carmelo si separa per sempre da Elena e torna quell'inflessibile uomo che era, tanto da rifiutare, per paura di compromettersi, il finanziamento di Laforgia per il suo motel. Finirà tuttavia, vittima della sua parossistica fissazione, in una clinica per malati di mente.
SCHEDA FILM
Regia: Luigi Filippo D'Amico
Attori: Daniele Vargas, Marisa Solinas, Gabriella Pallotta, Massimo Mollica, Ignazio Leone, Lando Buzzanca, Joan Collins
Soggetto: Luigi Filippo D'Amico
Sceneggiatura: Giulio Scarnicci, Renzo Tarabusi, Sandro Continenza, Raimondo Vianello
Fotografia: Sergio D'Offizi
Musiche: Maurizio De Angelis, Guido De Angelis
Montaggio: Marisa Mengoli
Scenografia: Walter Patriarca
Durata: 112
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICA EASTMANCOLOR
Produzione: DOCUMENTO
Distribuzione: TITANUS - AVO FILM
CRITICA
Ispirato vagamente ad ambienti sportivi, il film abbandona ben presto ogni riferimento alla realtà, per imbastire intorno a un personaggio di pura fantasia, una serie di situazioni farsesche, tutte all'insegna della comicità più grossolana. (Segnalazioni cinematografiche)