Sullo sfondo della lotta secolare tra api e calabroni, si svolgono le vicende della piccola e anticonformista Ape Maia. Nata in un alveare dove non è facile essere diversi, Maia si mette sempre nei guai a causa dei suoi buffi sforzi per essere come gli altri e diventare una brava ape. Tuttavia, quando scopre che la malvagia consigliera dell'Ape Regina sta organizzando un grosso furto di pappa reale, Maia riuscirà a riscattarsi chiamando a raccolta tutti gli insetti, comprese le temute vespe, che si riveleranno ottimi alleati.
SCHEDA FILM
Regia: Alexs Stadermann
Soggetto: Waldermar Bonsels - libri
Sceneggiatura: Marcus Sauermann, Fin Edquist
Musiche: Ute Engelhardt
Montaggio: Adam Smith (III)
Scenografia: Ralph Niemeyer
Altri titoli:
Die Biene Maja - Der Film
Durata: 79
Colore: C
Genere: ANIMAZIONE
Tratto da: personaggi della serie TV animata "L'ape Maia", tratta dai libri per bambini "Maya the Bee and Her Adventures" e "Heaven Folk" scritti da Waldermar Bonsels
Produzione: STUDIO 100 MEDIA, BUZZ STUDIOS, SCREENA USTRALIA, SCREEN NSW, IN COPRODUZIONE CON ZDF, IN ASSOCIAZIONE CON FLYING BARK PRODUCTIONS
Distribuzione: NOTORIOUS PICTURES
Data uscita: 2014-09-18
TRAILER
NOTE
- VOCI DELLA VERSIONE ORIGINALE: COCO JACK GILLIES (MAYA), KODI SMIT-MCPHEE (WILLY), NOAH TAYLOR (CRAWLEY), RICHARD ROXBURGH (FLIP), JACKI WEAVER (BUZZLINA VON BEENA), MIRIAM MARGOLYES (THE QUEEN) ANDY MCPHEE (HANK/BRUNO), JUSTINE CLARKE (MISS CASSANDRA), JOEL FRANCO (STING), SHANE DUNDAS, DAVID COLLINS.
CRITICA
"A volte ritornano, se poi sono nate, cresciute o hanno conosciuto il definitivo successo negli anni '80 tornano di sicuro: l'Ape Maia sbarca al cinema, l'effetto nostalgia è in campo. Più di 100 primavere sulle ali, battesimo nei libri per bambini di Waldermar Bon-sels, la serie tv anni '70 a garantire imperitura fama, l'ape per antonomasia torna per grandi e piccini animata e in computer grafica, con produzione tedesca e appeal internazionale (il marchio ha 260 licenziatari nel mondo). Tranquilli, oltre al marketing c'è di più (...) malgrado le intenzioni, un film politico, anzi, utopico." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano, 18 settembre 2014)
"Spiacerà a coloro (leggi, le bambine degli anni '80) che non trarranno soddisfazione da questa loro ricerca del tempo perduto (la storia è sciocca, i personaggini stucchevoli). Davvero gli 'eighties' furono una stagione irripetibile per i cartoni giapponesi." (Giorgio Carbone, 'Libero', 18 settembre 2014)
"Rispetto alla serie tv nata a metà degli anni Settanta, l'Ape Maia del grande schermo ha certamente più ritmo e un look rinfrescato. Non ha perso, però, le sue caratteristiche principali di ape anticonformista e curiosa. (...) I bambini si divertono e i genitori ripensano ai lontani pomeriggi televisivi." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 18 settembre 2014)
"In oltre cento anni è diventata una celebrità, prima grazie alla serie di libri per bambini scritta da Waldemart Bonsels, poi alla celebre serie tv. Ora Ape Maia, icona tv degli anni Settanta e Ottanta come 'Belle & Sebastien', 'Capitan Harlock', 'I Puffi' e le 'Tartarughe Ninja' recentemente riaffacciatisi sul grande schermo, arriva in 3d anche al cinema con un cartoon diretto dal tedesco Stadermann." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 19 settembre 2014)