L'amore più grande del mondo

Come Next Spring

USA 1956
A causa del suo alcolismo, Matt Ballot si è allontanato dalla famiglia. Nove anni dopo, guarito dal suo vizio, l'uomo torna a casa. Sua moglie Bess, che pur sarebbe felice di poter credere al suo ravvedimento, si mostra apparentemente ostile, mentre i suoi due bambini, Abraham e Annie, la piccola muta, gli si affezionano subito. Anche in paese Matt incontra dapprima delle difficoltà, ma ben presto riesce a superarle; solo Leroy, che forse sperava di poter sposare Bess, continua a mostrarsi ostile e spesso lo provoca. Un giorno, mentre si trovano tutti in città, la piccola Annie viene presa di mira da alcuni ragazzi e Matt sente il bisogno di dire la verità alla sua bambina: è lui il responsabile della sventura che l'ha colpita, ma la penosa confessione non gli toglie l'affetto della piccola. Nel frattempo, un ciclone sconvolge la zona e reca gravi danni alla casa dei Ballot. I vicini li aiutano con molta premura a ricostruire tanto che, nel vedersi così benvoluti, Matt e Bess sembrano legittimamente soddisfatti. Tuttavia, il destino ha ancora in serbo per la coppia una serie di difficili situazioni da superare per ritrovare finalmente la felicità...
SCHEDA FILM

Regia: R.G. Springsteen

Attori: Ann Sheridan - Bess Ballot, Steve Cochran - Matt Ballot, Walter Brennan - Jeffrey Storys, Sherry Jackson - Annie Annie, Richard Eyer - Abraham, Edgar Buchanan - Sig. Canary, Sonny Tufts - Leroy Hightower, Harry Shannon - Sig. Totter, Rad Fulton - Bob Storys, Mae Clarke - Myrtle Myrtle, Roscoe Ates - Shorty Wilkins, Wade Ruby - Delbert Meaner, James Best - Bill Jackson

Sceneggiatura: Montgomery Pittman

Fotografia: Jack A. Marta

Musiche: Max Steiner

Montaggio: Tony Martinelli

Scenografia: Frank Arrigo

Arredamento: George Milo, John McCarthy Jr.

Costumi: Adele Palmer

Effetti: Theodore Lydecker, Howard Lydecker

Altri titoli:

Celui qu'on n'attendait plus

Er kam als ein Fremder

Durata: 92

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.33) - TRUCOLOR

Produzione: REPUBLIC PICTURES

Distribuzione: REPUBLIC PICTURES

CRITICA
"La semplice vicenda è sostenuta da una discreta regia e da una recitazione normale; il racconto da principio un po' scialbo, acquista vigore quando la situazione si fa drammatica." ('Segnalazioni cinematografiche', vol 39, 1956)