L'altra faccia del diavolo

The Devil Inside

USA 2012
1989: Maria Rossi confessa di aver compiuto 3 orribili omicidi. Venti anni dopo, la figlia Isabella decide di scoprire la verità su quanto accaduto quella notte e arriva in Italia per recarsi all'Ospedale Centrino per Maniaci Criminali, dove è stata rinchiusa sua madre. Isabella cercherà di capire se Maria è mentalmente instabile o se è posseduta dal demonio e per riuscirvi si avvarrà dell'aiuto di due giovani esorcisti che, grazie a metodi innovativi che combinano scienza e religione, si troveranno faccia a faccia con il male supremo...
SCHEDA FILM

Regia: William Brent Bell

Attori: Fernanda Andrade - Isabella Rossi, Simon Quarterman - Padre Ben Rawlings, Evan Helmuth - Padre David Keane, Ionut Grama - Michael Schaefer, Suzanne Crowley - Maria Rossi, Bonnie Morgan - Rosa, Brian Johnson (IV) - Tenente Dreyfus, Preston James Hillier - Reporter, D.T. Carney - Detective, Maude Bonanni - Zia Sorlini, Marvin Duerkholz - Luke Castagna

Sceneggiatura: William Brent Bell, Matthew Peterman

Fotografia: Gonzalo Amat

Musiche: Brett Detar, Ben Romans

Montaggio: William Brent Bell, Tim Mirkovich

Scenografia: Tony DeMille

Costumi: Terri Prescott

Durata: 83

Colore: C

Genere: HORROR

Produzione: MORRIS PAULSON E MATTHEW PETERMAN

Distribuzione: UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL ITALY

Data uscita: 2012-03-16

TRAILER
CRITICA
"Una diavoleria costata un pugno di dollari e che ha fruttato un sacco di quattrini. Grazie al marketing virale diffuso nel web: mezzo interessante ed economico, ma che per ora (dopo il celebre prototipo 'The Blair Witch Project'), sembra procurare guadagni solo alle boiate extrasensoriali tipo 'Paranormal Activity' e assimilati. Nel caso ci si rifà al vecchio repertorio dell''Esorcista'. (...) Cose di questo tipo o le fai bene o scivolano, spesso e volentieri, nel ridicolo involontario. Virale o non virale, il mistero è perché gli spettatori americani abbiano preso d'assalto le sale dove il film si proiettava nel primo weekend. Se continua questo stato di degrado dell'horror, per favore: aridàtece Dario Argento." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 16 marzo 2012)

"Piacerà ai fan del filone 'Paranormal Activity' storie horror ma raccontate collo stile del 'mockumentary' (falso documentario) inaugurato una dozzina d'anni fa da 'The Blair Witch Project'. Rispetto ai precedenti, 'L'altra faccia del diavolo' è più sofisticato, scandito, furbo nella somministrazione degli effetti. In altri termini meglio raccontato. Pur essendo vincolato ai moduli narrativi del 'mock' (la visuale è sempre quella di una telecamera), 'L'altra faccia del diavolo' si scioglie subito dall'obbligo dell'unitarietà di tempo e di luogo. Il gioco a rimpiattino col Maligno cambia ritmi, scenari personaggi come un romanzo di Dan Brown. La riprova che il film di William Brent Nell sta una spanna su rispetto ai prodotti analoghi è che i registi degli analoghi si sono fermati subito mentre a Brent Nell la Warner Bros ha subito offerto (dopo il maxi successo in America) un contratto tutto d'oro per un'altra pellicola chierico diabolica 'The Vatican Tapes'. Che però non sarà girato in Pow (che sta per 'point of view' punto di vista, visuale in soggettiva da una telecamera o un monitor). Perché han già capito che il Pow è in procinto di stufare. Anzi ha già stufato molti fan dell'horror che ai film d'ispirazione gotica vanno per appagarsi gli occhi e non farli ballare al seguito di una telecamera." (Giorgio Carbone, 'Libero', 16 marzo 2012)

"'L'altra faccia del diavolo', finto documentario horror di William Brent Bell, affronta in maniera banale e superficiale il tema della possessione e degli esorcismi." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 16 marzo 2012)
"Anche dopo 'l'Esorcista', è possibile che al mondo ci sia posto per un nuovo film capace di agganciare il pubblico e terrorizzarlo con il tema della possessione demoniaca. Ma questo non è certo il caso di 'L'altra faccia del diavolo'. Il film è realizzato con l'artificio inaugurato da 'Blair Witch Project', cioè con la pretesa di essere realizzato con vero materiale andato perduto e ritrovato casualmente. Sfortunatamente gli autori di 'L'altra faccia del diavolo', volendo sviluppare questo concetto, hanno pensato che per aggiungere verità alla pellicola avrebbero dovuto farla finire all'improvviso, rimandando poi a materiale aggiuntivo da guardare sul sito del film. Tentativo lecito, che però non è piaciuto molto agli spettatori statunitensi, alcuni dei quali, infuriati alla fine del film, hanno letteralmente assalito i cassieri del cinema. Non è un caso che dopo un solo weekend, il film sia letteralmente scomparso dalle sale. La verità a questo punto è che il materiale perduto, in certi casi, non dovrebbe mai essere ritrovato." ('Internazionale', 16 marzo 2012)