Oronzo Canà, allenatore disoccupato, viene ingaggiato dalla squadra di calcio Longobarda, neopromossa in serie A, il cui presidente - un piccolo industriale del nord - è tradito dalla moglie con il giovane e prestante centravanti della squadra, Speroni. La campagna acquisti, maldestramente condotta dal presidente, è un disastro: pertanto Canà va in Brasile con il sedicente mediatore Andrea il quale, con l'aiuto dell'amico Gigi, tenta di truffarlo. La truffa va male, e solo per un caso Canà torna, dopo alcune disavventure, in Italia con una giovane promessa del calcio: Aristoteles. Grazie a questi la squadra è tra le prime in classifica: improvvisamente e volontariamente Speroni riesce ad allontanare dalla squadra Aristoteles colpendolo violentemente ad una caviglia. Mentre Aristoteles tarda a guarire, la Longobarda diviene l'ultima in classifica. Nell'ultima giornata di campionato il presidente svela a Canà che, ritenendolo un incapace, lo ha assunto convinto che con lui la squadra sarebbe di sicuro tornata in serie B, cosa che lui si auspica perché troppo gli costa mantenere una squadra di prima divisione. Per questo motivo Canà, pena il licenziamento, dovrà perdere l'ultima partita, mantenendo in panchina Aristoteles ormai guarito. Canà accetta, in un primo momento, ma poi pentito e dietro le insistenze della figlia manda in campo Aristoteles il quale fa vincere la squadra. La Longobarda rimane in serie A ma Oronzo Canà viene licenziato.
SCHEDA FILM
Regia: Sergio Martino
Attori: Lino Banfi - Oronzo Canà, Gigi Sammarchi - Gigino, Andrea Roncato - Andrea Bergonzoni, Urs Althaus - Aristoteles, Camillo Milli - Borlotti, Giuliana Calandra - Mara Canà, Licinia Lentini - Sig.ra Borlotti, Francesco Caracciolo - Ceretti, Stefano Davanzati - Speroni, Sergio Martino - L'avvocato (non accreditato, Alessandro Partexano - Crisantemi, Stefania Spugnini, Viviana Larice, Giorgio Martino - Se stesso, Francesco Graziani - Se stesso, Fabrizio Maffei - Se stesso, Carlo Ancelotti - Se stesso, Odoacre 'Dodo' Chierico - Se stesso, Giancarlo De Sisti - Se stesso, Roberto Scarnecchia - Se stesso, Luciano Spinosi - Se stesso, Roberto Pruzzo - Se stesso, Aldo Biscardi - Se stesso, Nando Martellini - Se stesso, Fulvio Stinchelli - Se stesso, Sergio Santarini - Se stesso, Sergio Giubilo - Se stesso, Oscar Damiani - Se stesso, Zico - Se stesso, Giampiero Galeazzi - Se stesso, Niels Liedholm - Se stesso
Soggetto: Franco Verucci, Romolo Guerrini, Sergio Martino, Luciano Martino
Sceneggiatura: Franco Verucci, Romolo Guerrini, Sergio Martino, Lino Banfi, Pier Francesco Pingitore - revisione dialoghi
Fotografia: Federico Zanni
Musiche: Maurizio De Angelis, Guido De Angelis
Montaggio: Eugenio Alabiso
Scenografia: Massimo Corevi
Arredamento: Massimo Corevi
Costumi: Fiorella De Simone
Effetti: Gino Vagniluca
Durata: 99
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICA - TELECOLOR
Produzione: LUCIANO MARTINO PER DANIA FILM, NATIONAL CINEMATOGRAFICA, FILMES INTERNATIONAL
Distribuzione: D.M.V. (1984) - AVO FILM
NOTE
- INTERNI GIRATI ALLA DE PAOLIS. ESTERNI: ROMA E ROCCA DI PAPA (ROMA).
CRITICA
"Accanto a Banfi si muovono dei divi del calcio: De Sisti, Pruzzo, Graziani, Ancelotti e Nando Martellini. Il Lino ce la mette tutta per accontentare "fans" di bocca buona e nello squallore dell'insieme qualche risata ci scappa." (Laura e Morando Morandini, 'Telesette')
"Calcio e cinema non sono mai andati molto d'accordo. Figurarsi poi se si incontrano in un ambiente disastrato come quello della farsaccia italiana di serie "z". Da segnalare le apparizioni di autentici protagonisti delle domeniche sportive che allietano l'italiano medio: Pruzzo Ancelotti, Liedholm, De Sisti, Graziani, Schillaci ancora non lo conosceva nessuno". (Francesco Mininni, 'Magazine italiano tv')
"Banale film comico basato su tutti i (peggiori) luoghi comuni". ('Famiglia tv')