L'alibi

ITALIA 1968
Vittorio, Adolfo e Luciano sono amici da quando frequentavano l'Accademia d'Arte Drammatica negli anni del dopoguerra. Poi le loro strade si sono divise: Adolfo se ne è andato in Brasile dove, come attore, ha ottenuto un grande successo; Vittorio, rimasto in Italia, è diventato un divo del cinema e del teatro; Luciano, regista e autore di teatro, impegnato politicamente nel partito comunista, fa il critico, il giornalista e lo studioso. Adolfo, sentendo la nostalgia dell'Italia e dei suoi amici, manda un telegramma a Vittorio e Luciano preannunciando il suo ritorno. Durante il viaggio egli ripercorre mentalmente la vita trascorsa con i suoi compagni sognando di riformare il gruppo e riprendere la vita di prima. Ma sia Vittorio che Luciano non sono quelli di una volta: pur accettando l'attuale situazione sentono che essa non è la vera realtà; gli appelli di un vecchio amico, Luca, rinchiuso in una casa di cura, sono per loro il richiamo all'autenticità che cercano. Quando tutti e tre si ritrovano, durante una lunga discussione capiscono che qualcosa si è spezzato fra di loro. L'arrivo di Luca tronca sul nascere una lite.
SCHEDA FILM

Regia: Vittorio Gassman, Adolfo Celi, Luciano Lucignani

Attori: Vittorio Gassman - Vittorio, Adolfo Celi - Adolfo, Luciano Lucignani - Luciano, Tina Aumont - Filli, Franco Giacobini - Luca, Joanna Knox - La contessa, Ines Kummernus - Moglie di Adolfo, Grande Otelo - Tranviere, Marcia Rodriguez - Gracia, Lina Sadun - Madre di Vittorio, Vincenzo Sartini - Enrico, Silvana Venturelli - Paola, Alberto Moravia - Se stesso, Juliette Mayniel - Se stessa, Oscar Brazzi - Se stesso, Elisa Pancrazi, Anna De Luca, Ernesto Dentoni, Guglielmo Pogliani, Francesco De Nardis, Mario Giorgetti, Renzo Rossi, Alberto Ruffini, Biagio Pelligra, Rodriguez Marcia, Ugo Adinolfi, Aldo Danieli, Sandro Mondini, Bruno Barberino, Sergio Masieri, Mirella Pamphili, Vittorio Ripamonti, Alessandro Jovine

Soggetto: Vittorio Gassman, Adolfo Celi, Luciano Lucignani

Sceneggiatura: Vittorio Gassman, Adolfo Celi, Luciano Lucignani, Sandro Continenza - collaborazione

Fotografia: Stelvio Massi

Musiche: Ennio Morricone

Montaggio: Mariano Arditi

Scenografia: Giorgio Giovannini

Arredamento: Giordano Scolari

Durata: 106

Colore: C

Genere: DOCUFICTION COMMEDIA

Specifiche tecniche: EASTMANCOLOR

Produzione: FRANCO CRISTALDI PER VIDES - ITALNOLEGGIO CINEMATOGRAFICO

Distribuzione: INC - GOLDEN VIDEO, GRUPPO EDITORIALE BRAMANTE (CINECITTA')

NOTE
- PRESENTATO AL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA (III EDIZIONE, 2008) NELLA RASSEGNA 'ADOLFO CELI E I RAGAZZI TORNATI DAL BRASILE' PROMOSSA DALLA FONDAZIONE ENTE DELLO SPETTACOLO.
CRITICA
"Un film sull'alienazione, provocata dalla realtà d'oggi, basato su di una serie di sensazioni esteriori, su luoghi comuni che impediscono al discorso di prendere consistenza. In definitiva il lavoro si esaurisce in un susseguirsi caotico di immagini, che appaiono prive di qualsiasi nesso perché è inesistente un'idea precisa che le leghi e le guidi, in un profluvio di parole che cercano invano di coprire il vuoto che nascondono, in un caleidoscopio spettacolare che alla lunga annoia e spesso infastidisce. Esagitata l'interpretazione." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 66, 1969)

"L'amara fiba autocontestativa non manca di squilibri, di gratuiti fellinismi, ma nel complesso morde a fondo. Tre semivegliardi si confessano, per poco non dichiarano forfait colelttivo a dispetto dei lustrini (chi li ha)."
(Gregorio Napoli, "Film Mese", 26, febb./mar. 1969)