L'ALBA, IL GIORNO E LA NOTTE

ITALIA 1955
Una fanciulla romantica, mentre alle prime luci dell'alba s'aggira in bianca veste nel bosco, fantasticando, incontra un giovanotto, che viene a riconoscere il sito, dove più tardi dovrà battersi alla pistola con un suonatore di trombone. Alla sfida ha dato origine una disputa, sorta a proposito di un'eterea figura femminile, che s'aggira la mattina nel bosco cantando "Casta Diva", dalla Norma di Bellini. Si scopre che l'eterea visione altro non è che la giovane sognatrice, la quale non vuole che il giovane si batta: il duello sarebbe un'assurdità e potrebbe essere per lei cagione di eterno rimorso. Ma purtroppo il duello si deve fare: il giovane affida alla ragazza alcune lettere da inviare nel caso che lo scontro abbia tragiche conseguenze. Più tardi, dopo un duello incruento, il giovane sorprende la romantica fanciulla mentre fa onore ad un abbondante colazione, e ne e indignato. Ma come, come è possibile ... lui si e esposto a un mortale pericolo, a quest'ora potrebbe non essere più tra i viventi, ed ella pensa così poco a lui che può star lì tranquillamente a rimpinzarsi! Nasce una mezza tragedia e il colloquio viene bruscamente interrotto. Ma più tardi, la sera, il giovanotto torna pentito dalla fanciulla, della quale è innamorato; non solo, ma è anche geloso d'un certo Paolino, che poi risulta essere il di lei fratello ... E tutto finisce nel migliore dei modi.
SCHEDA FILM

Regia: Fernando Trebitsch

Attori: Anita Tedesco, Giulio Falcier

Soggetto: Aldo Niccodemi

Sceneggiatura: Fernando Trebitsch

Fotografia: Giuliano Santi (II)

Costumi: Lucia Mirisola

Durata: 90

Colore: B/N

Genere: COMMEDIA

Tratto da: COMMEDIA OMONIMA DI ALDO NICCODEMI

Produzione: FERNANDO TREBITSCH

Distribuzione: REGIONALE

NOTE
- IL FILM, REALIZZATO QUASI ESCLUSIVAMENTE DA GIOVANI DIPLOMATI AL C.S.C. (CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA) EBBE LIMITATISSIMA CIRCOLAZIONE.
CRITICA
"E' una commedia filmata che, mentre ha perduto le caratteristiche del lavoro teatrale, non riesce ad essere un vero film. Il lavoro risulta un po' lento e prolisso, la regia e l'interpretazione sono modeste; discreta la fotografia". (Segnalazioni Cinematografiche).