L'AFFARE DREYFUS

Il capitano francese Alfred Dreyfus, appartenente al Corpo di Stato Maggiore, è fatto segno nell'ambiente militare a forti antipatie, non giustificate però dal suo carattere o da qualità personali negative. Questo spiega in parte com'egli, benchè innocente, possa essere accusato di tradimento, cioè di aver venduto dei segreti militari ad un'ambasciata straniera. Dopo un processo è riconosciuto colpevole, degradato e deportato all'Isola del Diavolo. Convinti della sua innocenza, la moglie, il fratello, e vari amici, combattono strenuamente per la sua riabilitazione. Una nuova istruttoria, un secondo processo confermano la sentenza precedente. La verità viene a galla quando il vero colpevole, il maggiore Esterhazy, vende ad un giornale inglese le proprie memorie: Dreyfus può finalmente essere riabilitato.