Cencio discende da una famiglia per la quale il furto e i soggiorni a Regina Coeli costituiscono un'antica tradizione, ed è fermamente deciso a dimostrarsi sempre degno dei suoi avi. Conosce da sempre Cesira, bella ragazza del vicinato, che per compiacenza ed anche per bisogno lo asseconda nelle sue imprese. La più clamorosa di queste viene compiuta ai danni d'un orefice che Cencio, travestito da maresciallo dei carabinieri, porta addirittura in carcere. La coppia sta portando a termine l'ennesima ingegnosa truffa ai danni di un commerciante, quando c'è un colpo di scena. Tra Cesira e il commerciante è nato un sentimento sincero. A Cencio non resta che tornare a Regina Coeli, mentre Cesira sposa il suo commerciante.
SCHEDA FILM
Regia: Luigi Zampa
Attori: Alberto Sordi - Cencio, Sylva Koscina - Cesira, Nando Bruno - L'agente, Ettore Manni - Raimondi, Alberto Bonucci - Negoziante, Mario Carotenuto - Altro negoziante, Anita Durante - Madre di Cencio, Vinicio Sofia - Brigadiere dei Carabinieri, Mino Doro - Il gioielliere, Carlo Delle Piane - Detenuto Gnaccheretta, Marisa Merlini - Mariabele, padrona dell'atelier, Mario Riva - Comm. Stefano Maghetti, Guglielmo Inglese - Lauricella, Luigi Leoni, Franco Cobianchi, Salvo Libassi, Aldo Vasco, Mimmo Poli, Jean Mollier, Antonio Acqua, Franco Migliacci, Delia Valle, Ignazio Leone, Ada Colangeli, Riccardo Rocca, Mario Margnelli, Guido Martufi, Anna Sertor, Gina Mascetti, Elena Kirianova, Pasquale Campagnola, Gianni Baghino, Fausto Guerzoni
Soggetto: Luigi Zampa
Sceneggiatura: Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, Luigi Zampa, Alberto Sordi - collaborazione
Fotografia: Leonida Barboni, Aiace Parolin - operatore
Musiche: Angelo Francesco Lavagnino
Montaggio: Eraldo Da Roma
Scenografia: Mario Santovetti
Arredamento: Andrea Tomassi
Costumi: Ugo Pericoli
Aiuto regia: Paolo Bianchini
Durata: 100
Colore: B/N
Genere: COMICO COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICA
Produzione: MARIO CECCHI GORI PER MAXIMA FILM, MONTFLOUR FILM
Distribuzione: CEI INCOM - FONIT CETRA VIDEO
CRITICA
"[...] 'Ladro lui, ladra lei' è un filmetto che potrebbe essere portato ad esempio di efficiente prodotto medio, quel prodotto medio la cui carenza ha sempre costituito uno dei segni più preoccupanti di inconsistenza della nostra industria, della quale esso avrebbe invece dovuto essere la spina dorsale (checché ne dica De Laurentiis). [...][il film] è una variazione intorno al personaggio Sordi, ma sorretto da un'inventiva agile [...]. Sordi vi riproduce con vena irresistibile e pur misuratissima il volto simpatico della sua personalità di mariuolo incorreggibile e sfaticato [...]". (Giulio Cesare Castello, "Bianco e Nero", 5, maggio 1958).