Il ladruncolo Frank e la sua fidanzata Roz vogliono cambiare il loro incerto stile di vita e sistemarsi, compiendo un ultimo grande colpo: rubare un quadro di valore. Frank porta Roz in una località sulle coste del New England, dove spera di trovare acquirenti per il quadro e dare anche una svolta al loro rapporto. Ma gli agenti dell'FBI sono sulle tracce del quadro e Roz comincia ad essere attratta da qualcos'altro oltre al paesaggio...
SCHEDA FILM
Regia: Bill Bennett
Attori: Sandra Bullock - Roz, Denis Leary - Frank O'Brien, Stephen Dillane - Evan Morgan, Yaphet Kotto - O'Malley, Mike Starr - Fitzie, Jonathan Tucker - Todd, Michael Badalucco - Quinn, Wayne Robson - Beano
Soggetto: Ann Lembeck, Mike Armstrong, Denis Leary
Sceneggiatura: Mike Armstrong, Denis Leary
Fotografia: Andrew Lesnie
Musiche: Nick Glennie-Smith, Paddy Moloney
Montaggio: Bruce Green
Scenografia: David Chapman
Costumi: Olga Dimitrov
Altri titoli:
STOLEN HEARTS
Durata: 96
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Produzione: MORGAN CREEK
Distribuzione: WARNER BROS.
CRITICA
"Commedia classica, graziosa e benintenzionata: amarsi, lasciarsi, ritrovarsi. Le due anime un po' allo sbando dei 30 anni, lui 35 (è tempo di mettere la testa a posto) sono Frank e Roz. Aspirazione di lei è: avere una famiglia, una casa, dei figli. Ma lui non ci sente. Non ha neppure un lavoro per cui gli alimenti vengono racimolati col sistema 'prendi i soldi e scappa'. (…) Sandra Bullock (l'autista spericolata del pullman di 'Speed') è simpatica e svelta; il suo boy-friend Denis Leary è meno simpatico e meno svelto, ma fa lo stesso. Le ottime voci italiane sono di Cristina Boraschi e Riccardo Rossi: ad ognuno i propri meriti). Il paesaggio, tra il verde delle colline e l'azzurro dell'oceano è più che piacevole, come il film che la tranquilla regia di Bill Bennett non priva d'un certo spirito e d'un saggio richiamo a restare con i piedi per terra, a cercare la felicità attorno a noi, in quel che si ha e in quel che si è. Non è cosa nuova ma non è neppure cosa vana." (Franco Colombo, 'L'Eco di Bergamo', 20 giugno 1996)