Abby Abbott, una giovane vedova che si trova in gravi difficoltà economiche, il suo conto in banca è in passivo e il suo assegno vitalizio maturerà dopo tre mesi, decide di tentare il tutto per tutto. Poiché sua nonna ha istituito a suo tempo una borsa di studio di 3.000 dollari per la studentessa del collegio di Pointer che porti lo stesso nome e cognome della fondatrice, Abby, sua omonima, decide di fingere di non essersi mai sposata e con il suo nome da ragazza si iscrive all'università nella quale è iscritta anche sua figlia Susan. Dopo aver vinto la borsa di studio, Abby conosce il professor Richard Michaels, insegnante d'inglese, di cui sua figlia Susan è perdutamente innamorata. L'insegnante non è insensibile al fascino di Abby, donna molto bella e ancora giovane e inizia a corteggiare la sua alunna. Quando Susan però si accorge che sua madre è attratta dal professor Michaels, le fa una scenata di gelosia e fugge via. Sarà il professore a doverla consolare, dicendole che lui potrebbe essere suo padre, mentre per lei c'è sicuramente un ragazzo della sua età pronto a farla innamorare. Susan si crede profondamente infelice, ma le parole d'amore di un suo giovane compagno di studi le ridaranno presto il sorriso.
SCHEDA FILM
Regia: Lloyd Bacon
Attori: Loretta Young - Abigail Fortitude Abbott, Van Johnson - Professor Richard Michaels, Rudy Vallee - John Heaslip, Barbara Lawrence - Louise Sharpe, Robert Arthur - Beaumont Jackson, Betty Lynn - Susan Abbott, Griff Barnett - Dean Gillingham, Kathleen Hughes - Rhoda Adams
Soggetto: Raphael Blau
Sceneggiatura: Mary Loos, Richard Sale
Fotografia: Arthur E. Arling
Musiche: Alfred Newman
Montaggio: William H. Reynolds
Scenografia: Maurice Ransford, Lyle R. Wheeler
Costumi: Kay Nelson
Effetti: Fred Sersen
Altri titoli:
Mother Know Best
Durata: 81
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: 35 MM, TECHNICOLOR
Produzione: 20TH CENTURY FOX
Distribuzione: 20TH CENTURY FOX (1950)
CRITICA
"La commedia, condotta con un certo garbo e ben recitata, riesce abbastanza gradevole." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 28, 1950)