Magliaro d'onore, Salvatore fa il pendolare fra Napoli e Milano. Nel frattempo sua moglie Angela, ex cantante di successo, viene corteggiata da un camorrista. Angela è senza macchia ma l'uomo respinto, decide di renderle la pariglia e combinargli un brutto scherzo. Fa sì che a Salvatore, esterefatto, sembri di scoprire che la moglie lo tradisca. Scacciata di casa, la donna viene separata dalla sua bambina e Salvatore se ne va in America. La situazione precipita quando la piccola viene investita dall'automobile del camorrista e viene trasportata d'urgenza in ospedale. Intorno al letto la famiglia si ricompone e può ricominciare da capo. C'è da preparare la Prima Comunione della bambina.
SCHEDA FILM
Regia: Ciro Ippolito
Attori: Mario Merola - Salvatore, Angela Luce - Angela, Benedetto Casillo - Alberto, Rachele Cimmino - Assuntina, Pupella Maggio - Nonna di Assuntina, Irina Sampiter, Tommaso Bianco, Giovanni Iavarone, Bob Vinci, Marzio Onorato
Soggetto: Ciro Ippolito
Sceneggiatura: Ciro Ippolito, Massimo Franciosa
Fotografia: Mario Vulpiani
Musiche: Eduardo Alfieri
Montaggio: Carlo Broglio
Scenografia: Massimo Lentini
Costumi: Massimo Lentini
Durata: 107
Colore: C
Genere: SCENEGGIATA NAPOLETANA
Specifiche tecniche: PANORAMICO, TECHNICOLOR
Produzione: CIRO IPPOLITO PER LUX INTERNATIONAL
Distribuzione: EMME FILM (1982) - AVO FILM
CRITICA
"E' un film chiaramente fatto per suscitare commozione, raggiunge lo scopo però non con la rozzezza di film dello stesso filone ma con un accorato dosaggio delle cause e degli effetti patetici, prevedibili, ma contenuti da una onesta regia che sollecita le lacrime, complici musiche e canzoni." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 93, 1982)
"Sceneggiata cozze e lucciconi, assai scaltra sotto la patina ingenua e popolare, che inneggia al sacro vincolo della famiglia cercando il consenso delle anime semplici. Tra le tante disgrazie capitate ai personaggi, una è riservata al pubblico: le dieci-canzoni-dieci cantate implacabilmente per intero dal monumentale Mario Merola e dalla miagolosa Angela Luce". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 14 dicembre 2001).