Hanna è una donna timida e riservata, con un'esistenza abbastanza piatta, scandita da un lavoro in fabbrica sempre uguale, e con una vita privata che non le regala mai emozioni. Durante le vacanze in un piccolo paese, per spezzare la monotonia, va per alcuni giorni su una piattaforma galleggiante a prendersi cura di Joseph, un uomo che ha numerose e gravi ustioni sul corpo. Durante questo soggiorno ha l'occasione di incontrare un campionario di persone strane e interessanti.
SCHEDA FILM
Regia: Isabel Coixet
Attori: Sarah Polley - Hanna, Tim Robbins - Josef, Javier Cámara - Simon, Eddie Marsan - Victor, Steven Mackintosh - Dr. Sullitzer, Julie Christie - Inge, Danny Cunningham - Scott, Daniel Mays - Martin, Emmanuel Idowu - Abdul, Sverre Anker Ousdal - Dimitri, Dean Lennox Kelly - Liam, Reg Wilson - Dan Brown, Leonor Watling - Moglie Dell'Amico Di Josef
Soggetto: Isabel Coixet
Sceneggiatura: Isabel Coixet
Fotografia: Jean-Claude Larrieu
Montaggio: Irene Blecua
Scenografia: Pierre-François Limbosch
Costumi: Tatiana Hernández
Effetti: Ferrán Piquer, El Ranchito
Altri titoli:
The Secret Life of Words
Durata: 112
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM
Produzione: ESTHER GARCIA PER EL DESEO S.A., MEDIAPRODUCCION S.L.
Distribuzione: BIM (2006)
Data uscita: 2006-03-17
NOTE
- PRESENTATO FUORI CONCORSO ALLA 62MA MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2005) NELLA SEZIONE "ORIZZONTI".
CRITICA
"La catalana Isabel Coixet è davvero un''autrice' e molto interessante. Per 'La vita segreta delle parole' ha inventato una storia, un ambiente, situazioni e personaggi tutti originali, che non ci sembra di aver già visto, letto, conosciuto. (...) Su quella piattaforma galleggiante ogni mediazioni, ogni schermo, ogni convenzione, ogni elusione cede il passo all'essenziale. Al segreto delle poche parole necessarie, quelle che consentono a due esseri umani che hanno conosciuto il dolore, l'ingiustizia e la disperazione di riconoscersi e di amarsi." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 17 marzo 2006)
"Paghi una sofferenza e ne prendi due, solo alla fine saprai perché. Non solo segreti e bugie, ma anche memorie e rimorsi, sospetti, nevrosi e cause civili fanno di questo melò frenato e non retorico un film sensibile, bello, pur con qualche vezzo, in cui ciascuno può mettere del suo, basta non sia felice. Le parole, per l'autrice, si perdono nel tragitto dalla testa alla gola: perciò il film è parco, vive di espressioni, di distese d'acqua e del silenzio con cui ci si difende dal mondo, come insegnava Fellini nella 'Voce della luna'." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 17 marzo 2006)
"L'incontro fra i due, e l'inevitabile contatto fisico che si instaura fra infermiera e paziente, sono al centro di 'La vita segreta delle parole' di Isabel Coixet, prodotto da Almodòvar. Quali ustioni bruciano di più? Quelle di Josef? Le lacerazioni interne di Hanna? O sono, in realtà, la stessa cosa? Coixet ha girato con la camera volutamente sporca e indecisa. E l'idea funziona. Ma la regista non si fida dello spettatore e risponde didascalicamente a tutte le domande, finendo con il portare per mano il pubblico in un film buono, ma inutilmente privo di colpi di scena." (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 17 marzo 2006)