Marcello, poco più di vent'anni, vive nella periferia romana con i genitori. Uno dei suoi più grandi desideri è partecipare al Maurizio Costanzo Show. Marcello lavora part-time in un bagno pubblico, ma i genitori non lo sanno perché lo riterrebbero un impiego umiliante. Quando arriva sabato, Marcello va a casa di Irma, poco più grande di lui, parrucchiera. Si vogliono bene e stanno bene insieme, parlano di fumetti, lei si lascia andare a qualche sniffatina, lui si arrabbia, lei lo assicura che la cosa accade solo quando sono insieme. Lui una volta la segue, arriva al negozio dove lavora, non la trova, gli dicono che è partita. Marcello si fa coinvolgere dagli amici della strada in una scorribanda notturna che finisce in pestoni e sparatorie. Marcello allora insiste con Costanzo, gli scrive, va al teatro Parioli, lo vede, cerca di avvicinarsi, ma viene cacciato. Allora sale sull'auto del presentatore e va via a folle velocità. Fuori città sbanda e finisce in un fosso. E' ferito, arriva la polizia. Marcello esce dall'auto con una pistola. Un colpo lo raggiunge quasi subito.
SCHEDA FILM
Regia: Domenico Astuti
Attori: Arturo Paglia - Marcello, Jo Champa - Irma, Victor Cavallo - Padre Di Marcello, Angela Luce - Madre Di Marcello, Antonella Avolio - Clelia, Anna Sozzani - Katiuscia, Carlo Croccolo - Cesari, Enrico Salimbeni - Gigetto, Eduardo Leo - Peppe, Francesco Dominedò - Tony, Francesco Meoni - Sandro
Soggetto: Domenico Astuti
Sceneggiatura: Giuseppe Furno, Domenico Astuti
Fotografia: Bruno Cascio
Musiche: Rocco de Rosa
Montaggio: Carlo Fontana
Durata: 106
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Produzione: SACHA FILM COMPANY - FACTORY
Distribuzione: CDI-BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA (1999) - MEDUSA
NOTE
REVISIONE MINISTERO GIUGNO 2000
CRITICA
"Il film viene da un copione segnalato al Premio Solinas, l'autore - alla sua prima regia - è uno dei numerosi aspiranti scrittori di cinema passati per i corsi, i seminari, i cenacoli tenuti dagli sceneggiatori affermati negli anni Ottanta. E si sente che questo film è di uno sceneggiatore: l'attenzione alla scrittura fa premio sulla realizazione. E' probabile che scritta la storia fosse curiosa e originale, mentre il film realizzato, anche per la povertà dei mezzi e le carenze degli interpreti, lascia parecchio a desiderare". (Paolo D'Agostini, 'Annuario del cinema italiano 1999 - 2000')