LA VITA PER UN'ALTRA VOLTA

ITALIA 1998
Marcello, poco più di vent'anni, vive nella periferia romana con i genitori. Uno dei suoi più grandi desideri è partecipare al Maurizio Costanzo Show. Marcello lavora part-time in un bagno pubblico, ma i genitori non lo sanno perché lo riterrebbero un impiego umiliante. Quando arriva sabato, Marcello va a casa di Irma, poco più grande di lui, parrucchiera. Si vogliono bene e stanno bene insieme, parlano di fumetti, lei si lascia andare a qualche sniffatina, lui si arrabbia, lei lo assicura che la cosa accade solo quando sono insieme. Lui una volta la segue, arriva al negozio dove lavora, non la trova, gli dicono che è partita. Marcello si fa coinvolgere dagli amici della strada in una scorribanda notturna che finisce in pestoni e sparatorie. Marcello allora insiste con Costanzo, gli scrive, va al teatro Parioli, lo vede, cerca di avvicinarsi, ma viene cacciato. Allora sale sull'auto del presentatore e va via a folle velocità. Fuori città sbanda e finisce in un fosso. E' ferito, arriva la polizia. Marcello esce dall'auto con una pistola. Un colpo lo raggiunge quasi subito.
SCHEDA FILM

Regia: Domenico Astuti

Attori: Arturo Paglia - Marcello, Jo Champa - Irma, Victor Cavallo - Padre Di Marcello, Angela Luce - Madre Di Marcello, Antonella Avolio - Clelia, Anna Sozzani - Katiuscia, Carlo Croccolo - Cesari, Enrico Salimbeni - Gigetto, Eduardo Leo - Peppe, Francesco Dominedò - Tony, Francesco Meoni - Sandro

Soggetto: Domenico Astuti

Sceneggiatura: Giuseppe Furno, Domenico Astuti

Fotografia: Bruno Cascio

Musiche: Rocco de Rosa

Montaggio: Carlo Fontana

Durata: 106

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Produzione: SACHA FILM COMPANY - FACTORY

Distribuzione: CDI-BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA (1999) - MEDUSA

NOTE
REVISIONE MINISTERO GIUGNO 2000
CRITICA
"Il film viene da un copione segnalato al Premio Solinas, l'autore - alla sua prima regia - è uno dei numerosi aspiranti scrittori di cinema passati per i corsi, i seminari, i cenacoli tenuti dagli sceneggiatori affermati negli anni Ottanta. E si sente che questo film è di uno sceneggiatore: l'attenzione alla scrittura fa premio sulla realizazione. E' probabile che scritta la storia fosse curiosa e originale, mentre il film realizzato, anche per la povertà dei mezzi e le carenze degli interpreti, lascia parecchio a desiderare". (Paolo D'Agostini, 'Annuario del cinema italiano 1999 - 2000')