La vita è bella

ITALIA 1943
Un conte ridotto al verde dal gioco è sul punto di togliersi la vita, ma incontra uno scienziato che gli chiede di aspettare dieci giorni, per prestarsi per la prova dell'efficacia di un siero. La prova potrebbe essere fatale, ma durante i dieci giorni di attesa al conte squattrinato succedono cose che lo spingono ad apprezzare il piacere del lavoro, il valore della vita e l'affetto di una brava ragazza. Al decimo giorno lo scienziato gli rivelerà che non ha avuto altra intenzione che fargli comprendere come la vita è bella e meriti di essere vissuta...
SCHEDA FILM

Regia: Carlo Ludovico Bragaglia

Attori: Alberto Rabagliati - Conte Alberto Morandi, Maria Mercader - Nadina, Anna Magnani - Virginia, Carlo Campanini - Leone, Gualtiero Tumiati - Professor Luca Lucedius, Virgilio Riento - Matteo Boccaloni, Gildo Bocci - Il fattore, Arturo Bragaglia - Il commissario, Armando Furlai - Assistente di Lucedius

Soggetto: Carlo Ludovico Bragaglia

Sceneggiatura: Carlo Ludovico Bragaglia, Aldo De Benedetti - non accreditato

Fotografia: Rodolfo Lombardi

Musiche: Gino Filippini, Giovanni D'Anzi - canzoni

Montaggio: Ines Donarelli

Scenografia: Gastone Medin

Arredamento: Gino Brosio

Altri titoli:

Life Is Beautiful

Durata: 76

Colore: B/N

Genere: COMMEDIA

Produzione: FONO ROMA - LUX FILM

Distribuzione: LUX FILM - VHS: RICORDI VIDEO, RCS FILMS & TV - DVD: BIBAX

NOTE
- MARIA MERCADER E' DOPPIATA DA RENATA MARINI.
CRITICA
"[...] Il protagonista è Alberto Rabagliati il quale riesce a trovare una fonte di seduzione non soltanto nelle grazie della sua voce, ben nota ai radioamatori, ma anche nella imbambolata cordialità del suo faccione di buon ragazzo. Naturalmente però le cose dal punto di vista del divertimento, nonostante le orecchiabili e frequenti canzoncine che il nostro Alberto ci propina, ci metterebbero maluccio, perché il soggetto è fiacchino e la regia banaluccia, se non ci fossero Anna Magnani, Virgilio Riento e Carlo Campanini che ci mettono tutta la loro buona volontà di attori comici sicuri per strappare ogni tanto qualche risata. E così, tra una canzonetta e un sorrisetto, il ilm giunge al finale senza soverchi intoppi" (D. Falconi, "Il Popolo d'Italia", 27 giugno 1943).