Francesco Accardo, ex camorrista trasferitosi a Milano, si è dedicato a alcuni affari che gli hanno permesso di mantenere in maniera agiata la moglie Maria e il figlioletto Gennarino. Ma un'organizzazione criminale, decisa ad affermare la propria supremazia, compie due spietati assassinii dando così il via a una terribile faida. Don Calogero Ermetta, mammasantissima della 'famiglia' a cui Francesco deve le sue fortune passate, lo convoca immediatamente per mezzo di Antonio Esposito e gli intima di uccidere cun erto Sante Asciolla. Francesco tenta di esimersi dall'incarico, ma non può. Tuttavia, quando si trova davanti la vittima designata non riesce a premere il grilletto, però dall'ombra qualcuno spara per lui. Quando torna a casa la moglie, angosciata, gli rivela che qualcuno ha rapito Gennarino e, dopo qualche tempo, gli viene comunicato che se vorrà riabbracciare suo figlio, dovrà pagare un riscatto di duecento milioni. In realtà, senza saperlo, Francesco è diventato una sorta di "tramite" per l'accordo mafioso tra il vecchio boss don Calogero e il nuovo arrivato Michele Rovasino. Per sua fortuna, Francesco viene aiutato da Antonio Esposito, al quale venti anni prima aveva salvato la vita e aveva pagato le cure necessarie per riprendere a camminare. Pagando con la propria vita, Antonio salva Gennarino e suo padre.
SCHEDA FILM
Regia: Alfonso Brescia
Attori: Mario Merola - Francesco Accardo, Antonio Sabàto - Antonio Esposito, Maria Fiore - Maria Accardo, moglie di Francesco, Rick Battaglia - don Calogero Ermetta, Aldo Canti - don Michele Ravasino, Marco Girondino - Gennarino, Ugo Bologna - Santo Asciolla, John Benedy, Emiliano Di Meo, Paolo Villarosa
Soggetto: Monica Felt
Sceneggiatura: Piero Regnoli, Alfonso Brescia
Fotografia: Silvio Fraschetti
Musiche: Eduardo Alfieri
Montaggio: Carlo Broglio
Scenografia: Francesco Calabrese
Durata: 88
Colore: C
Genere: DRAMMATICO SCENEGGIATA NAPOLETANA
Specifiche tecniche: PANORAMICO, TELECOLOR
Produzione: MONICA FELT (PSEUDONIMO DI MONICA VENTURINI) PER FILMES INTERNATIONAL, FULVIO LUCISANO PER ITALIAN INTERNATIONAL FILM
Distribuzione: I.I.F. MEDUSA CIN.
NOTE
- GLI ESTERNI SONO STATI GIRATI A MILANO.
CRITICA
"Se le sceneggiate napoletane erano poco credibili ambientate a Napoli, lo sono ancora di meno in questo film che mette l'intera Lombardia ai piedi o sotto le armi spianate di cosche mafiose; ammonticchia cadaveri senza che un solo poliziotto appaia all'orizzonte. Nonostante la presenza di scene criminali e violente, il racconto è dominato dalla figura del padre affettuoso e trepidante, nonché da quella del mafioso riconoscente." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 89, 1980)