André Dupas, un cacciatore di pelliccie di Hudson, ha con sé Nikki, un cagnolino molto vivace. Mentre attraversa un fiume a bordo di una canoa, i gorghi della cascata capovolgono l'imbarcazione e Nikki, trascinato via dalla corrente, riesce a stento a salvarsi. La bestiola, insiema ad un orsacchiotto, vive così per lunghi mesi nei boschi. Un giorno Nikki viene catturato da Jacques, un cacciatore del luogo, che cerca di addestrarlo allo lotta contro i cani e lo pone di fronte ad un animale gigantesco. Nikki ha la meglio, ma mentre si svolge il combattimento, tra la folla che assiste, si fa largo un uomo che si ribella allo scontro sanguinario. Tra l'uomo e Jacques si accende così una lite, che trascende presto a vie di fatto. Nikki riconosce nello sconosciuto il vecchio padrone e non esita a gettarsi su Jacques, che resta ucciso dalla sua stessa arma. Nikki riprende così il suo posto accanto ad André.
SCHEDA FILM
Regia: Don Haldane, Jack Couffer
Attori: Jean Coutu - André Dupas, Émile Genest - Jacques Lebeau, Uriel Luft - Makoki, Robert Rivard - Durante, Jacques Fauteux - Voce narrante (V.O.
Soggetto: James Oliver Curwood - romanzo
Sceneggiatura: Winston Hibler, Ralph Wright, Dwight Hauser - materiale aggiunto
Fotografia: Donald Wilder, William W. Bacon III, Lloyd Beebe, Jack Couffer, Ray Jewell
Musiche: Oliver Wallace
Montaggio: Grant K. Smith
Arredamento: Jack McCullagh
Altri titoli:
Nomades du Nord
Nikki, Held des Nordens
Nikki il selvaggio cane del Nord
Durata: 74
Colore: C
Genere: AVVENTURA
Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.33) - TECHNICOLOR
Tratto da: romanzo "Nomads of the North" di James Oliver Curwood
Produzione: WINSTON HIBLER PER WALT DISNEY PRODUCTIONS, CANGARY, WESTMINSTER FILMS
Distribuzione: RANK (1961), CIC (1977) - WALT DISNEY HOME VIDEO
NOTE
- NELLA RIEDIZIONE DEL 1977 JACK COUFFER NON E' ACCREDITATO.
CRITICA
"Fedele allo schema narrativo di Walt Disney, il film infiora la tenue vicenda con numerosissime illustrazioni di bellezze naturali, con particolari gustosi e vivaci su animali, colti negli atteggiamenti più inconsueti, e con un sapido commento. Buono il colore." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 51, 1962)