Giappone, 21 settembre 1945. Alla stazione di Kobe, il quattordicenne Seita muore di inedia. Il suo fantasma ripercorre i tragici eventi degli ultimi quattro mesi: i bombardamenti americani, il cadavere della madre sfigurato dalle ustioni, il padre a difendere la gloria dell`Impero nella sua bianca uniforme da ufficiale di marina, Seita e la sorellina Setsuko soli contro il mondo impazzito. E poi la paura, la mancanza di soldi, i furti, la fame. Questa notte spaventosa è rischiarata dai flebili bagliori delle lucciole. Ma all'alba non ne rimarrà più nessuna.
SCHEDA FILM
Regia: Isao Takahata
Soggetto: Akiyuki Nosaka - romanzo
Sceneggiatura: Isao Takahata
Fotografia: Nobuo Koyama
Musiche: Yoshio Mamiya
Montaggio: Takeshi Seyama
Scenografia: Ryoichi Sato, Nizou Yamamoto
Effetti: Kunji Tanifuji
Aiuto regia: Norihiko Sudo
Altri titoli:
Tombstone for Fireflies
Una tomba per le lucciole
Grave of the Fireflies
La tumba de las luciérnagas
Le tombeau des lucioles
Die letzten Glühwürmchen
Durata: 85
Colore: C
Genere: ANIMAZIONE
Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85) - TECHNICOLOR
Tratto da: romanzo breve "Hotaru no Haka" di Akiyuki Nosaka
Produzione: SHINCHOSHA COMPANY, STUDIO GHIBLI
Distribuzione: KOCH MEDIA (2015) - DVD: YAMATO VIDEO (2002)
Data uscita: 2015-11-10
TRAILER
CRITICA
"L'arrivo in sala di questo film, anche se (e purtroppo) per soli due giorni (...) è più che un evento. (...) è uno dei capolavori dell'animazione giapponese nata dallo Studio Ghibli, e della storia del cinema mondiale. (...) magnifica metafora sull'apocalisse della seconda guerra mondiale, viene considerata il Germania anno zero del Sol Levante. E non solo perché i protagonisti sono due bambini rimasti soli nella devastazione della guerra a cui cercano in ogni modo di sopravvivere. Nella parabola dei due fratellini, Seita e Setsuko, si delinea con precisione la fisionomia del Giappone nel momento della guerra ma soprattutto nei tempi a venire, quando la Storia viene messa da parte, accantonata con la vergogna della sconfitta. (...) Non è però un film triste 'La tomba delle lucciole' si piange sì, e al tempo stesso si viene rapiti da questo racconto e dalla sua tenera, implacabile dolcezza. La fiaba di Takahata nel segno dello Studio Ghibli (...) è un manifesto contro la guerra e contro la sua violenza che cancella qualsiasi segno di umanità. Ma nella vitalità meravigliosa dei suoi protagonisti, e nella bellezza del disegno, prendono vita sentimenti universali, la paura dell'abbandono, il dolore della perdita. Nel paesaggio di acquerelli e di trasparenti, la realtà si mescola caustica, prepotente alla cifra fantastica. (...) Non c'è nulla di ideologico in questo film, è la ragione del suo essere universale, la critica al suo Paese, pure presente, il regista la sposta in una visione del mondo e della Storia più ampi. Ma senza mai generalizzare, rimanendo sempre accanto ai due bambini, nella loro voce, nella loro piccola grandissima sfida." (Cristina Piccino, 'Il Manifesto', 10 novembre 2015)