LA TIERRA PROMETIDA

Nel Cile del 1930 regna la miseria e la disoccupazione. José Duran, volonteroso ma ben poco atto al compito di capo rivoluzionario, occupa con un gruppo d'uomini, di donne e di bambini, una incolta terra nella lontana Palmilla. L'ispirazione alla Rivoluzione d'Ottobre russa non impedisce alcuni inconvenienti, come l'ambiguo comportamento di Juan de Dios, mercante che specula sui prodotti della inesperta e indifesa collettività. Quando un aereo giunge sul posto annunciando che Marmaduke Grove ha instaurato un governo socialista, José e altri compagni si dirigono a Los Huiques per collaborare all'impostazione di un governo regionale che divida le terre e metta al loro posto mercanti e capitalisti. Ma nel frattempo alla capitale il potere è passato nelle mani di Alessandri (1932) che favorisce la coalizione dei poteri tradizionali. Tornati sconsolati e decimati a Palmilla, José ed i suoi vengono raggiunti da un reggimento di regolari che li sterminano senza pietà.