La terza madre

Dario Argento conclude la sua trilogia esoterica, con la figlia Asia. La Mater Lacrimarum convince, nonostante i dialoghi poco curati

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ITALIA 2006
Sarah è dotata di straordinari poteri paranormali e quando, inavvertitamente, scatena lo spaventoso potere dell'oscura Mater Lachrimarum dovrà lottare con forza per fermare l'epidemia di suicidi scatenata dal suo gesto incauto.
SCHEDA FILM

Regia: Dario Argento

Attori: Asia Argento - Sarah Mandy, Udo Kier - Padre Johannes, l'esorcista, Cristian Solimeno - Detective Enzo Marchi, Daria Nicolodi - Elisa Mandy, Coralina Cataldi-Tassoni - Giselle, Moran Atias - Mater Lachrimarum, Philippe Leroy - Alchimista, Valeria Cavalli - Marta, Adam James - Michael Pierce, Jun Ichikawa (II) - Katerina, Robert Madison - Agente Lissoni, Silvia Rubino - Elga, Tommaso Banfi - Padre Milesi, Franco Leo - Monsignor Brusca, Gisella Marengo - Strega, Massimo Sarchielli - Direttore del museo, Araba Dell'Utri - Strega, Clive Riche - Uomo col cappotto, Paolo Sena

Sceneggiatura: Dario Argento, Jace Anderson, Walter Fasano, Adam Gierasch, Simona Simonetti

Fotografia: Frederic Fasano

Musiche: Claudio Simonetti

Montaggio: Walter Fasano

Scenografia: Francesca Bocca, Valentina Ferroni

Costumi: Ludovica Amati

Effetti: Sergio Stivaletti, David Bracci, Danilo Bollettini, Anthem Visual Effects

Aiuto regia: Lee Wilson

Altri titoli:

Exhumed

Mother of Tears: The Third Mother

Durata: 98

Colore: C

Genere: HORROR

Specifiche tecniche: 35 MM

Produzione: CLAUDIO E DARIO ARGENTO, GIULIA MARLETTA E KIRK D'AMICO PER OPERA FILM, MEDUSA FILM

Distribuzione: MEDUSA (2007), DVD: MEDUSA HOME ENTERTAINMENT

Data uscita: 2007-10-31

TRAILER
NOTE
- TERZO CAPITOLO DELLA 'TRILOGIA DELLE TRE MADRI: MATER SUSPIRIORUM, MATER LACHRIMARUM E MATER TENEBRARUM'. GLI ALTRI FILM DELLA SERIE SONO "SUSPIRIA" (1976) E "INFERNO" (1979).

- EVENTO SPECIALE ALLA II^ EDIZIONE DI 'CINEMA. FESTA INTERNAZIONALE DI ROMA' (2007) NELLA SEZIONE 'PREMIÈRE/LA NOTTE D'ARGENTO'.

- LEE WILSON E' CANDIDATO AL DAVID DI DONATELLO 2008 PER I MIGLIORI EFFETTI SPECIALI VISIVI.

- LA REVISIONE MINISTERIALE DEL 16 LUGLIO 2009 HA ELIMINATO IL DIVIETO AI MINORI DI 14 ANNI.
CRITICA
"Tornato ad ambientare un assalto micidiale delle streghe nella sua Roma (sinistra e brutale come non mai), il caposcuola Dario incrementa l'inconfondibile repertorio con la consumata abilità che gli consente di non arretrare davanti a qualsivoglia effetto distruttivo, delirante, sadico o blasfemo. Lui può permetterselo, visto che lo spalleggiano musicisti, fotografi, scenografi che sanno il (terrorizzante) fatto loro; peccato che la stessa cosa non si possa dire per gli attori, mediamente nulli a cominciare dall'archeologa interpretata (?) dalla figlia Asia." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 25 ottobre 2007)

"La storia, dichiaratamente fantastica e scritta da Dario Argento con la collaborazione di Jace Anderson e Adam Gierasch (già collaboratori di Tobe Hooper) oltre che di Walter Fasano e Simona Simonetti, chiede allo spettatore di sospendere la credibilità per lasciarsi andare al fascino (e al piacere) dei colpi di scena più o meno sanguinolenti. Questa operazione fatica però a prendere il via per due motivi sostanziali: l'inadeguato livello immaginifico delle scene e il dispregio totale di qualsiasi professionismo recitativo. Oltre che per lo scarso livello del gore, fermo ai 'soliti' sgozzamenti e accecamenti. Se in passato Argento era stato capace di creare almeno visivamente dei mondi coerenti e credibili, qui la storia procede per accumuli slegati tra di loro e le scene più slasher sembrano filmate per un manuale di fantasie patinate e non per destabilizzare le certezze rassicuranti dello spettatore. Certo, che la città del Papa debba essere salvata dalla trasgressiva Asia Argento è un paradosso che poteva prestarsi a ben più ironici svolgimenti, ma dopo l'episodio della madre che getta il figlio nel Tevere, Argento mette un freno alle idee e si limita a 'autocitarsi' (l'inquadratura elicoidale delle scale come 'Nell'uccello dalle piume di cristallo', i liquami come in 'Phenomena'), come a suggerire ai suoi cultori di essere tornato quello di una volta. Il che non sembra. Tristemente prevedibile, invece, il dilettantismo degli attori, in mezzo ai quali la povera Asia Argento stenta a trovare un interlocutore capace di offrirle una battuta come Strasberg comanda." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 2 novembre 2007)

"Siamo nel cuore del miglior cinema di Argento, che torna al passato suo più grande, chiamando a sé la famiglia (la figlia Asia, la moglie Daria) e i vecchi collaboratori (Simonetti per le musiche). Certo, com'è noto, Argento non presta molta attenzione alla recitazione e ai dialoghi! E così, alla scena in cui una Asia contrita si mette a piangere con gesto improbabile, una vicina di posto esclama: 'Ammazza che attrice!'. Eppure, volevamo rassicurarla, questa 'Terza madre' è piuttosto accurata, con molti effetti speciali, una storia dotta, tra esoterismo e magia nera, e un richiamo a uno spunto autobiografico." (Dario Zonta, 'L'Unità', 2 novembre 2007)

"Visto con una certa distanza dai tempi d'oro, bisogna dire che la 'Terza madre' ci restituisce almeno un Argento in discreta salute, certo ripresosi dagli abissi insulsi della 'Sindrome di Stendhal' e del 'Cartaio'. Un Argento passato per la serie televisiva americana dei 'Masters of Horror' e ricaricatosi di spirito anarchico e leggero, pronto a far muovere la camera come raramente si vede nel cinema italiano, a giocare con la paura, a strizzare l'occhio costantemente al suo pubblico. Che, dalla visione della 'Terza madre', esce a umore alternato. Molti si lamentano ('non è più quello di una volta'), altrettanti gongolano ('il maestro è tornato'). La verità sta nel mezzo. E ad essere ottimisti le 1acrime di questa madre fanno il nostro bicchiere mezzo pieno." (Roberta Ronconi, 'Liberazione', 2 novembre 2007)