C'era una volta in Polonia un ragazzo, Léo, che amava una ragazza, Alma, e che ha promesso di farla ridere per tutta la vita. La guerra li ha separati e Alma è fuggita a New York, ma Léo ha fatto di tutto per ritrovarla e mantenere la promessa. Anni dopo, a Brooklyn, c'è una ragazza piena di passione e fantasia che si chiama Alma. E dall'altra parte del ponte, a Chinatown, c'è Léo, un vecchietto divertente che vive nel ricordo della "donna più amata del mondo", il grande amore della sua vita. Nulla sembra collegare l'anziano Léo alla giovane Alma, eppure...
SCHEDA FILM
Regia: Radu Mihaileanu
Attori: Derek Jacobi - Léo Gursky, Sophie Nélisse - Alma Singer, Gemma Arterton - Alma Mereminski, Elliott Gould - Bruno Leibovitch, Mark Rendall - Léo Gursky giovane, Torri Higginson - Charlotte Singer, William Ainscough - Bird Singer, Alex Ozerov - Misha Strumann, Jamie Bloch - Zoey Schwartz, Claudiu Maier - Zvi Litvinoff, Daniel Matmor - Dott. Zilberstein, Jean-Carl Boucher - Herman Connor, Simona Maican - Rosa, Julian Bailey - Jeff, Corneliu Ulici - Bruno Leibovitch giovane, Cary Lawrence - Hilary
Soggetto: Nicole Krauss - romanzo
Sceneggiatura: Radu Mihaileanu, Marcia Romano
Fotografia: Laurent Dailland
Musiche: Armand Amar
Montaggio: Ludo Troch
Scenografia: Christian Niculescu
Costumi: Viorica Petrovici
Altri titoli:
The History of Love
Durata: 134
Colore: C
Genere: DRAMMATICO ROMANTICO
Specifiche tecniche: SCOPE
Tratto da: romanzo omonimo (ed. Guanda, coll. Narratori della Fenice)
Produzione: MARC-ANTOINE ROBERT, XAVIER RIGAULT, RADU MIHAILEANU PER OÏ OÏ OÏ PRODUCTIONS, 2.4.7 FILMS, IN CO-PRODUZIONE CON WILD BUNCH, FRANCE 3 CINÉMA, CARAMEL FILMS, PANACHE PRODUCTIONS, LA CIE CINÉMATOGRAPHIQUE, VOO, BE TV, RT BF (TÉLÉVISION BELGE), LIBRA FILM
Distribuzione: BIM (2017)
Data uscita: 2017-08-31
TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON LA PARTECIPAZIONE DI: CANAL+, CINÉ+, FRANCE TÉLÉVISIONS; IN ASSOCIAZIONE CON B MEDIA DÉVELOPPEMENT, BACKUP MEDIA; CON IL SOSTEGNO DELLA FONDAT ION POUR LA MÉMOIRE DE LA SHOAH.
CRITICA
"Rivelato dal notevole 'Train de vie', il romeno di origine ebraica Radu Mihaileanu torna al tempo della Shoah con un mélo tratto dal bestseller dell'americana Nicole Krauss. Come in altri suoi film ('Vai e vivrai', 'Il concerto'), lo schema di base è quello dei destini individuali sullo sfondo della Grande Storia. (...) Un film ambiziosissimo, che pretende di dire parole definitive sulla vita e sull'amore mischiando tempi e luoghi lontani, passato, presente, cultura yiddish. Mihaileanu tira i fili di eventi altamente improbabili: peccato che i fili siano bianchi e lascino vedere le cuciture." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 31 agosto 2017)
"Spiacerà. Perché oltre alla saccarina di Nicole Krauss tocca inghiottire anche quella che Mihalieanu non manca mai di rovesciare nei suoi melodrammi, non sta bene se non ci infila l'Olocausto." (Giorgio Carbone, 'Libero', 31 agosto 2017)