Durante la primavera, nel deserto di Gobi, come ogni announa famiglia di pastori nomadi assiste alla nascita dei cuccioli delle loro cammelle. Uno dei piccoli fatica a venire alla luce, ma la famiglia fa di tutto per aiutarlo a nascere. Il cucciolo è un raro cammello bianco. La madre, al suo primo parto, forse traumatizzata dalle difficoltà affrontate, non ne vuole sapere del suo cucciolo e rifiuta di dargli il latte e di prestargli le cure materne. Ma proprio quando tutte le speranze per la salvezza del piccolo sembrano svanire, il nonno, memore di un'antica tradizione, decide di mandare a dorso di cammello Dude, il nipote adolescente, ma assai responsabile, in città alla ricerca di un musicista, l'unico in grado di salvare il cucciolo. Il fratellino minore, Ugna, anche lui in grado di 'andare a cammello', chiede e ottiene di poterlo seguire per avere l'occasione, a sua volta, di scoprire il mondo.
SCHEDA FILM
Regia: Luigi Falorni, Byambasuren Davaa
Attori: Janchiv Ayurzana - Janchiv, Chimed Ohin - Chimed, Amgaabazar Gonson - Amgaa, Zeveljamz Nyam - Zevel, Ikhbayar Amgaabazar - Ikchee, Odgerel Ayusch - Odgoo, Enkhbulgan Ikhbayar - Dude, Uuganbaatar Ikhbayar - Ugna, Chuluunzezeg Gur - Parente di Aimak, Munkhbayar Lhagvaa - Munkbayar, maestra di violino, Ariunjargal Adiya - Assistente insegnante, Guntbaatar Ikhbayar - Guntee, Dogo Roljav - Parente di Aimak
Soggetto: Luigi Falorni, Byambasuren Davaa
Sceneggiatura: Byambasuren Davaa, Luigi Falorni
Fotografia: Luigi Falorni
Musiche: Marcel Leniz, Marc Riedinger, Choigiw Sangidorj
Montaggio: Anja Pohl
Costumi: Unorjargal Amgaabazar
Altri titoli:
Ingen numsil
The Story of the Weeping Camel
The Weeping Camel
Durata: 90
Colore: C
Genere: DRAMMATICO DOCUMENTARIO
Specifiche tecniche: SUPER16 MM (1:1.85)
Produzione: TOBIAS SIEBERT PER HOCHSCHULE FÜR FERNSEHEN UND FILM MÜNCHEN (HFF), BAYERISCHER RUNDFUNK (BR), FILM MUNCHEN
Distribuzione: FANDANGO (2005), DVD: FANDANGO DOC
Data uscita: 2005-05-27
TRAILER
NOTE
- CANDIDATO ALL'OSCAR 2005 COME MIGLIOR DOCUMENTARIO
- TRA GLI INTERPRETI I CAMMELLI INGEN TEMEE (CAMMELLO MADRE) E BOTOK (CAMMELLO CUCCIOLO)
CRITICA
"'La storia del cammello che piange' di Luigi Falorni e Byambasuren Davaa, già candidato all'Oscar 2005, è un documentario sulla perdita dell'amore. Ma è possibile spiegare uno sentimento? Il fatto è che a Falorni i documentari classici non sono mai piaciuti, e si vede. Perché riesce a raccontare la vita di un popolo lontano, in modo semplice, sobrio, mai didascalico. Con la macchina da presa che evita ogni abuso, racconta la storia di un salvataggio, che potrebbe essere anche la nostra. Il cucciolo che, scacciato, sta morendo di fame e di tristezza rischia di rappresentare pure noi. E ci ricorda che vivere senza amore, per chi, come un cammello, non conosce il cinismo, può essere impossibile." (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 27 maggio 2005)
"Un gioiello. Non attori ma una vera famiglia - quattro generazioni - di pastori del Deserto del Gobi in Mongolia, e le azioni sono quelle della loro vita quotidiana. Ma per ridurre l'approssimazione della definizione 'documentario' bisogna quantomeno aggiungere 'poetico'. (...) Bell'esemplare nell'ambito della rinascita del documentario." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 27 maggio 2005)
"Documentario che ha già fatto il giro del mondo dei festival raccogliendo consensi e quasi l'Oscar, 'La storia del cammello che piange' nasce come lavoro di fine corso della scuola di cinema di Monaco, firmata dagli 'studenti Luigi Falorni e Byambasuren Dayaa. Gli appassionati di film del deserto aggiungeranno anche questo al loro elenco, anche se sono abituati a un immaginario più magico. (...) Dolcezza, lieve humour, attenzione, agli eventi,come si addice a un lavoro fatto nell'ottica dei narratori come Flaherty, una tradizione di cinema etnografico che torna di moda." (Silvana Silvestri, 'Il Manifesto', 27 maggio 2005)