LA SEDIA DEL TESTIMONE

Il direttore di una azienda commerciale viene trovato ucciso. I sospetti della polizia gravano sul vice-direttore che viene deferito al tribunale. Durante il dibattito, altri indizi si accumulano il che fa presumere la condanna dell'accusato, che si protesta innocente. All'ultimo minuto dell'ultima ora la segretaria dell'ucciso, confessa finalmente di aver essa provocato, involontariamente, la morte del direttore. Costui stava per allontanarsi, dopo un grosso ammanco, e aveva architettato delle prove in danno del suo vice-direttore. La segretaria, che segretamente amava quest'ultimo, volle costringerlo a rilasciare una confessione che evitasse tanta infamia. E lo minacciò con la rivoltella. Nella colluttazione seguita, il colpo partiva uccidendo lo sciagurato. Dopo questa dichiarazione il processo si rinvia è la segretaria potrà, nelle nozze con il suo vice-direttore, trovare la ricompensa della sua generosità.