In una cittadina nei sobborghi di Parigi vive Lydia, una ragazza bella e sognatrice. Dopo essere stata scelta per recitare nello spettacolo di fine anno ispirato al testo "Gioco del caso e dell'amore" di Marivaux, decide di comprare per l'occasione un bellissimo vestito da principessa del Settecento. Lydia sa che è un costume di scena ma non riesce a resistere alla tentazione: lo indossa e con disinvoltura cammina per le strade del suo quartiere come una vera diva. La gente che la vede, anziché prenderla per matta, ne resta incantata, così come Krimo, il bulletto della zona che si innamora di lei al primo sguardo. Da una parte, il ragazzo vorrebbe confessare i suoi sentimenti, dall'altra vorrebbe mantenere la reputazione di duro che ha tra i suoi amici. Alla fine deciderà di accettare una parte nello spettacolo e, grazie alle battute del suo personaggio, riuscirà finalmente ad esprimerle il suo amore.
SCHEDA FILM
Regia: Abdellatif Kechiche
Attori: Osman Elkharraz - Krimo, Sara Forestier - Lydia, Sabrina Ouazani - Frida, Nanou Benhamou - Nanou, Hafet Ben-Ahmed - Fathi, Aurelie Ganito - Magalie, Carole Franck - Professoressa di francese, Hajar Hamlili - Zina, Rachid Hami - Rachid, Meryem Serbah - Madre dDi Krimo, Hanane Mazouz - Hanane, Sylvain Phan - Slam, Brigitte Bellony-Riskwait - Sarta, Ariyapitipum Naruemol - Sarta, Fatima Lahbib - Sarta, Olivier Loustau - Poliziotto, Rosalie Symon - Poliziotto, Ki Hong - Sarta, Nu Du - Sarta, Reinaldo Wong - Sarto, Lucien Tipaldi - Poliziotto, Patrick Kodjo Topou - Poliziotto
Soggetto: Abdellatif Kechiche, Ghalya Lacroix
Sceneggiatura: Abdellatif Kechiche, Ghalya Lacroix
Fotografia: Lubomir Bakchev
Montaggio: Antonella Benveja, Ghalya Lacroix
Scenografia: Michel Gionti
Costumi: Maria Beloso Hall
Altri titoli:
Votre bouche avec la mienne
Durata: 117
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM
Produzione: LOLA FILMS, NOE PRODUCTIONS, CINE' CINEMAS
Distribuzione: MIKADO (2005)
Data uscita: 2005-02-11
CRITICA
"Uno dei titoli davvero originali della stagione, non perdetevelo. Nella società multietnica alla periferia di Parigi, un gruppo di ragazzi accende nella desolazione della vita da banlieue il motore dei sentimenti, recitando a scuola una scena di Marivaux. (...) Scene di vita di teenager senza collare, straordinari attori non professionisti che ci comunicano un universo con immaginario a parte. Un fiume di parole provocatorio, un film geniale in cui il gentile e cinico Marivaux, col suo teatro di classe, fa da specchietto per le allodole." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 19 febbraio 2005)