LA RIVOLTA DEL MESSICO

Le truppe francesi, comandate dal generale Bazaine, hanno occupato parte del Messico: Napoleone III decide di stabilirvi uno Stato monarchico ed offre la corona imperiale all'arciduca Massimiliano d'Asburgo, fratello dell'imperatore d'Austria, Francesco Giuseppe. L'arciduca, giovane ambizioso, ma di carattere generoso e leale, cedendo anche all'influenza della moglie Carlotta, accetta la corona offertagli, a condizione che l'offerta sia confermata da un plebiscito. Questo viene indetto, ma il risultato pienamente favorevole non rispecchia la reale situazione politica. Il popolo messicano considera Napoleone III e Massimiliano come usurpatori stranieri, e guidato da un uomo risoluto, Benito Juarez, combatte con la massima energia le truppe francesi. Quando la mutata situazione politica obbliga Napoleone III a ritirare le sue truppe dal Messico, Massimiliano continua la lotta con le sue deboli forze; ma dopo una valorosa resistenza, viene accerchiato e, fatto prigioniero, affronta con dignità di sovrano la fucilazione, cui l'ha condannato un tribunale repubblicano.