Roma governa l'Armenia per mezzo del proprio rappresentante Crisippo Pedeio, pur lasciando il trono al re Osroe, ancora bambino. La principessa Amira, che aspira al trono, tesse intrighi alla corte di Tesifonte, aiutata da un losco individuo, il quale somministra al re piccole dosi di veleno, che in breve lo porteranno alla tomba. Crisippo Pedeio si disinteressa di quanto avviene a corte; ma tratta duramente il popolo, incarcerando tutti quelli, che sospetta appartengano ad un gruppo di dissidenti, capeggiato da Asclepio. Anche quest'ultimo viene messo in prigione, mentre da Roma giunge il tribuno Marco Numidio. Animato da un profondo senso di giustizia e di umanità, il tribuno libera i prigionieri innocenti, e messo al corrente degli intrighi per sopprimere Osroe, si ripromette di prenderne le difese. Mentre il piccolo re, cui e stato propinato un sonnifero, viene creduto morto e Amira, autonominatasi regina d'Armenia, cerca di farsi difendere da truppe straniere, Asclepio riesce a fuggire e raduna i suoi seguaci sulla montagna. Anche Marco cade in un'imboscata dei ribelli; ma Asclepio lo salva da sicura morte e lo lascia libero. Essendo morto per mano dei soldati stranieri Pedeio. Marco si presenta a corte, ma viene imprigionato. Liberato da un amico, rintraccia il giovane re, creduto morto, e con questi si reca incontro alle corti romane, richiamate d'urgenza. A capo di esse egli giunge in tempo a salvare la situazione: rimette sul trono Osroe e impedisce che venga sacrificato Asclepio, il quale, per evitare un ulteriore spargimento di sangue, si era consegnato agli sgherri di Amira. Asclepio muore tuttavia in combattimento e gli vengono resi gli onori militari. Muoiono anche Amira ed il suo perfido consigliere.
SCHEDA FILM
Regia: Vittorio Cottafavi
Attori: Eulalia Del Pino, Valeria Moriconi, Vicento Bano, Juan Olaguibel, Santiago Rivero, Salvatore Furnari - Il Nano, Rafael Durán, Emilio Alonso Ferrer, Vega Vinci, Gianna Maria Canale - Amira, Jesus Tordesillas - Crisippo, Fidel Martin - Il Piccolo Osroe, Georges Marchal - Asclepio, Rafael Luis Calvo - Robustino, Ettore Manni - Marco Numidio, V. Cruz Galicia, Nando Tamberlani, Renato Montalbano, Conrado San Martín
Soggetto: Natividad Zaro
Sceneggiatura: Giovanni Simonelli, Gianfranco Parolini, Francesco Thellung, Francesco De Feo, Natividad Zaro, Gian Paolo Callegari
Fotografia: Mario Pacheco
Musiche: Roberto Nicolosi
Scenografia: Vittorio Rossi, Antonio Simont
Durata: 98
Colore: C
Genere: STORICO
Specifiche tecniche: CINEMASCOPE EASTMANCOLOR
Produzione: ALEXANDRA CINEMATOGRAFICA (ROMA), ATENEA FILM (MADRID), C.C.F. (PARIGI)
Distribuzione: FILMAR
NOTE
SCENEGGIATURA: NON ACCREDITATO ENNIO DE CONCINI. TITOLO SPAGNOLO: LA REBELLION DE LOS GLADIATOR. TITOLO FRANCESE: LA REVOLTE DES GLADIATEURS.
CRITICA
"Con un soggetto così banale, vari torbidi nell'Armenia di duemila anni fa, "La rivolta dei gladiatori" segna un nettissimo progresso rispetto ai "Piombi di Venezia". Per lo meno, questa volta, Cottafavi si è dato da fare (....). Le sue carrellate, soprattutto quelle in avanti, con l'aiuto del Super - Cinemascope, danno molto bene l'impressione di movimento e di sensazione dello spazio". (L. Moullet, "Arts - Spectacles", luglio 1959).