La giovane hacker Lisbeth Salander giace in un letto di ospedale a causa di una ferita d'arma da fuoco alla testa. I suoi nemici, infatti, l'hanno colpita per evitare che i il suo passato venga a galla rivelando sconcertanti verità che farebbero crollare come castelli di carta alcuni potenti organismi segreti. Nel frattempo, il giornalista Mikael Blomkvist decide di pubblicare su "Millennium" un articolo di denuncia che farà tremare i servizi di sicurezza, il governo e l'intero paese.
SCHEDA FILM
Regia: Daniel Alfredson
Attori: Michael Nyqvist - Mikael Blomkvist, Noomi Rapace - Lisbeth Salander, Annika Hallin - Annika Gannini, Per Oscarsson - Holger Palmgren, Lena Endre - Erika Berger, Peter Andersson - Nils Bjurman, Jacob Ericksson - Christer Malm, Sofia Ledarp - Malin Eriksson, Johan Kylén - Jan Bublanski, Tanja Lorentzon - Sonja Modig, Mirja Turestedt - Monica Figuerola, Anders Ahlbom Rosendahl - Peter Teleborian, Magnus Krepper - Hans Faste, Michalis Koutsogiannakis - Dragan Armanskij, Niklas Hjulström - Richard Ekström, Hans Alfredson - Evert Gullberg, Tekla Granlund - Jenny
Soggetto: Stieg Larsson - romanzo
Sceneggiatura: Ulf Rydberg
Fotografia: Peter Mokrosinski
Musiche: Jacob Groth
Montaggio: Håkan Karlsson
Scenografia: Maria Håård, Jan Olof Ågren
Costumi: Cilla Rörby
Effetti: Johan Harnesk
Altri titoli:
The Girl Who Kicked the Hornet's Nest
Durata: 148
Colore: C
Genere: THRILLER
Tratto da: romanzo omonimo di Stieg Larsson (ed. Marsilio, coll. Farfalle)
Produzione: NORDISK FILM, SVERIGES TELEVISION (SVT), YELLOW BIRD FILMS, ZDF ENTERPRISES
Distribuzione: BIM (2010) - BLU-RAY: 01 DISTRIBUTION HOME VIDEO (2010)
Data uscita: 2010-05-28
TRAILER
CRITICA
"Tratto dal terzo dei gialli di Stieg Larsson, 'La regina dei castelli di carta' di Daniel Alfredson è - più dei precedenti film della serie svedese - girato in interni. E il personaggio principale cambia: ora è Lisbeth Salander, micro-donna incline al patricidio. Figlia di madre nubile, lesbica, punk, hacker e soprattutto violentata, costei ha comunque le simpatie del film, contro il padre (ex spia russa), psichiatri repressivi, avvocati stupratori, poliziotti e magistrati ottusi. Oltre due ore di noia e déjà va." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 28 maggio 2010)
"Delude anche 'La regina dei castelli di carta' di Daniel Alfredson, ultimo capitolo di una trilogia (tratta dai volumi di Stieg Larsson) che, partita benino, ha perso moltissimi spettatori per strada. Questa volta si tirano le fila di un complotto di stato che ha coinvolto i servizi segreti svedesi negli anni Settanta e ora si ripercuote su Lisbeth Salander, ma il plot si sviluppa in maniera ferraginosa, senza suspance nè stile e la regia assomiglia a quella di tanti sciatti film per la tv." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 28 maggio 2010)
"Si conclude la 'trilogia di Millennium' ispirata ai romanzi di Stieg Larsson, stavolta Lisbeth Salander è un pericolo addirittura per lo stato svedese. Fra i tre libri è il più assurdo, con sconfinamenti nella spy-story decisamente troppo ambiziosi. Ma ai fan piacerà." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 28 maggio 2010)
"E' 'La regina dei castelli di carta', terzo e ultimo adattamento da Stieg Larsson, scomparso nel 2004, e seconda regia di Daniel Alfredson: 148' interminabili, stile in libera uscita televisiva, zero suspense. Il thriller vorrebbe la tachicardia, qui è elettrocardiogramma piatto: la Rapace è progressivamente imbruttita, Nyqvist imbolsito, l'intrico di servizi e segreti è farraginoso, pletorico il dibattimento in aula, prevedibilissimo il triangolo familiare di Lisbeth. A risollevare le sorti è l'unica morte in fuoricampo, quella del povero Larsson: non ci sarà un quarto capitolo. (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 28 maggio 2010)