Cristina, succeduta a suo padre Gustavo Adolfo sul trono di Svezia, governa il Paese con sapiente fierezza. Lord Magnus, il tesoriere di corte, è l'amante di Cristina e vorrebbe farsi sposare. Essa è ben capace di tenere a distanza l'audace pretendente, come anche il Principe Carlo che i sudditi desidererebbero ella scegliesse per marito. Ma un giorno Cristina, vestita, come usava spesso, da uomo, aiuta un cocchiere a liberare dalla neve una vettura, che è quella di Don Antonio ambasciatore di Spagna. La sera l'ambasciatore e l'improvvisato giovanotto si ritrovano, in una locanda, dove per ristrettezza di spazio, si devono adattare a dormire nella medesima stanza. Don Antonio scopre che il suo compagno è una donna e i due s'innamorano; ma verrà a sapere che essa è la Regina solo quando a corte ne chiederà ufficialmente la mano per il suo Re. A corte i due continuano la relazione, che è ostacolata, anche con pretesti politici, da Magnus. Cristina risolve la situazione abdicando in favore di Carlo e se ne va con l'ambasciatore. Ma Magnus provoca quest'ultimo a duello e lo uccide. Cristina parte sola, avendo perduto con il trono anche l'amore.
SCHEDA FILM
Regia: Rouben Mamoulian
Attori: Greta Garbo - Regina Cristina, John Gilbert - Don Antonio De La Prada, Ian Keith - Lord Magnus, Lewis Stone - Cancelliere Axel Oxenstierna, Elizabeth Young - Contessa Ebba, Reginald Owen - Principe Carlo Gustavo, C. Aubrey Smith - Aage, David Torrence - Arcivescovo, Georges Renavent - Ambasciatore Di Francia
Soggetto: Salka Viertel, Margaret P. Levino
Sceneggiatura: H.M. Harwood, S.N. Behrman, Ben Hecht, Salka Viertel
Fotografia: William H. Daniels
Musiche: Herbert Stothart
Montaggio: Blanche Sewell
Scenografia: Alexander Toluboff
Costumi: Adrian
Durata: 100
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO ROMANTICO
Produzione: METRO GOLDWYN MAYER
Distribuzione: METRO GOLDWYN MAYER (1934) - MGM HOME ENTERTAINMENT, MONDADORI VIDEO, SKEMA, RICORDI VIDEO, PANARECORD, AVO FILM, SIRIO HOME VIDEO
NOTE
DIALOGHI: S. N. BEHRMAN
CRITICA
Una delle migliori interpretazioni della Garbo che illumina con il suo fascino tutto il film che non si cura troppo, a ragione, della verità storica.