Dino, disegnatore di fumetti, incontra sulla spiaggia Nicole, che è stata appena salvata dai bagnini mentre stava per affogare. Tra i due nasce un rapporto violento ed ambiguo, reso difficile dall'alone di mistero di cui la ragazza si circonda, e che Dino cerca inutilmente di penetrare. Nicole, pur essendo innamorata di Dino, ogni tanto sparisce, poi riappare all'improvviso, assume atteggiamenti provocanti, adducendo ogni volta giustificazioni e spiegazioni improbabili che puntualmente si rivelano bugie. Alla fine, per caso, Dino scopre la verità: Nicole è ricoverata in un ospedale psichiatrico, dal quale può uscire con discreta libertà poiché la terapia prevede così. Superando l'istinto di fuggire lontano da lei, Dino decide di aiutarla a guarire, sperando che il suo amore possa bastare. Ma le incomprensioni della convivenza e le ricadute della malattia di Nicole portano i due protagonisti al tragico finale, nel quale Nicole, sulla stessa spiaggia dove aveva conosciuto Dino, e sotto i suoi occhi, si incammina verso il mare per uccidersi.
SCHEDA FILM
Regia: Pasquale Festa Campanile
Attori: Ornella Muti - Nicole, Ben Gazzara - Dino Romani, Jean-Claude Brialy - Dottor Marin, Mimsy Farmer - Valeria, Andréa Ferréol - Stefanutti, William Berger - Amico Di Dino, Consuelo Ferrara - Francesca, Romano Puppo - Toni, Patrizia La Fonte - Una ricoverata, Liliana Dell'Acqua - Una ricoverata, Diego Roberto Pesaola - Il bagnino, Bianca Maria Toso - Una ricoverata
Soggetto: Pasquale Festa Campanile - romanzo
Sceneggiatura: Ottavio Jemma
Fotografia: Alfio Contini
Musiche: Riz Ortolani
Montaggio: Amedeo Salfa
Scenografia: Ezio Altieri
Arredamento: Massimo Spano
Costumi: Wayne A. Finkelman
Altri titoli:
The Girl from Trieste
La fille de Trieste
Durata: 104
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: PANORAMICO TECHNICOLOR
Tratto da: romanzo omonimo di Pasquale Festa Campanile
Produzione: ACHILLE MANZOTTI PER FASO FILM
Distribuzione: CIDIF - DOMOVIDEO, MANZOTTI HOME VIDEO, RICORDI VIDEO, BMG VIDEO (PARADE)
CRITICA
"I risultati sono discreti. Benché il romanzo sia preferibile, perché distende con più agio la materia e motiva meglio i caratteri e le situazioni, il film ha un accettabile decoro spettacolare." (Giovanni Grazzini, 'Cinema '82').
"Amore, pazzia, passione, inganni: il rapporto di una donna con un uomo e, al tempo stesso, con la sua malattia da una parte, dall'altra un uomo che di fronte a una realtà inusuale e sconvolgente deve decidere fino a che punto il suo amore può arrivare. Gli elementi per un film di notevole spessore psicologico c'erano tutti, ma sono rimasti nel limbo dell'approssimazione con cui la storia è stata sviluppata nel film." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 94, 1983)