Un povero e onesto giovanotto, Nino, pianista in un piano bar, incontra sul metrò Valentina (detta Val), della quale presto si innamora, ricambiato; ma la ragazza nasconde al giovane di essere molto ricca, temendo che il denaro possa dividerli. Intanto Andrea, ex fidanzato di Val, e cacciatore di dote, vuole ad ogni costo riconquistare la ragazza, per impossessarsi dei suoi soldi: infatti, mentre si è fatto credere di ricca famiglia, egli è in realtà rovinato, ed ha un grosso debito con un boss della malavita, che rivuole il suo denaro. Per separare dunque Valentina da Nino, scrittura questi come pianista intrattenitore per la festa di compleanno della ragazza, che si svolge nella lussuosa villa del padre di lei, e, quando il musicista si rende conto della ricchezza dell'amata, si sente umiliato e preso in giro, e non vuole più vederla. Ancora respinto duramente da Val, Andrea la fa rapire dalla mala, per ottenere così un grosso riscatto. Ma Nino, scoperto il nascondiglio in cui è tenuta prigioniera, si precipita col suo amico Donato a salvare l'innamorata, e poi smaschera l'ipocrita rivale per mezzo di una registrazione in cui questi parla del sequestro. Andrea è perciò arrestato dalla polizia, mentre Nino e Val si preparano al matrimonio, decisi a vivere modestamente, coi guadagni del giovane.
SCHEDA FILM
Regia: Romano Scandariato
Attori: Nino D'Angelo - Dino, Roberta Olivieri - Valentina, Vinicio Diamanti, Mino Sferra, Bruno Stori, Gabriella Di Luzio, Ninetto Davoli, Toni Ucci, Rick Battaglia
Soggetto: Francesco Calabrese, Romano Scandariato
Sceneggiatura: Nino D'Angelo, Francesco Calabrese, Romano Scandariato
Fotografia: Enzo Bentivoglio
Musiche: Enzo Malepasso, Nino D'Angelo
Montaggio: Carlo Broglio
Durata: 94
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICA
Produzione: FRANCESCO CALABRESE PER MINDY FILM
Distribuzione: TITANUS DISTRIBUZIONE (1989)
CRITICA
L'annuale appuntamento con Nino D'Angelo, il biondino cantante di Napoli, non si discosta dai precedenti: storiella da fotoromanzo, personaggi idem, pubblico idem. Solo che i lettori di fotoromanzi non vanno molto al cinema. I produttori si regolino (Segnocinema).