La ragazza che sapeva troppo

ITALIA 1962
Nora Davis, una ragazza inglese in vacanza a Roma, si trova coinvolta in alcuni misteriosi delitti. Impaurita dalla catena di orrori che non risparmia neppure la famiglia che la ospita, Nora si getta a capofitto nelle indagini, seguendo ogni tipo di indizio. Aiutata da Marcello, Nora arriverà a scoprire una terribile verità...
SCHEDA FILM

Regia: Mario Bava

Attori: John Saxon - Dott. Marcello Passi, Letícia Román - Nora Davis, Valentina Cortese - Laura Traven-Torrani, Dante Di Paolo - Andrea Landini, Robert Buchanan - Ispettore Alessi, Gianni Di Benedetto - Prof. Torrani, Jim Dolen - Il prete, Lucia Modugno - L'infermiera, Virginia Doro - Portinaia, Gigi Bonos - Portiere dell'albergo, Chana Coubert - Ethel, Adriana Facchetti - Sguattera della trattoria, Milo Quesada - De Vico, Franco Morici - Poliziotto, Gustavo De Nardo - Facchetti, Peggy Nathan, Tiberio Murgia, Titti Tomaino, John Stacy, Marta Melecco, Lido Pini, Dafydd Havard

Soggetto: Ennio De Concini, Sergio Corbucci, Eliana De Sabata

Sceneggiatura: Ennio De Concini, Sergio Corbucci, Eliana De Sabata, Mino Guerrini - collaborazione, Franco Prosperi - collaborazione, Mario Bava - collaborazione

Fotografia: Mario Bava, Ubaldo Terzano - operatore

Musiche: Roberto Nicolosi

Montaggio: Mario Serandrei

Scenografia: Giorgio Giovannini

Arredamento: Luigi D'Andria

Costumi: Tina Grani

Aiuto regia: Franco Prosperi

Altri titoli:

L'incubo

La fille qui en savait trop

The Girl Who Knew Too Much

Durata: 90

Colore: B/N

Genere: GIALLO

Produzione: LIONELLO SANTI PER GALATEA, CORONET

Distribuzione: W B - FONIT CETRA VIDEO

CRITICA
"Bava, autore del più bel film del terrore di questi anni, 'La maschera del demonio', (...) eccelle nella creazione di atmosfere magico paurose; stavolta, con l'aiuto di De Concini, ha consegnato un giallo alla Hitchcock dove questi elementi vengono adattati ad una storia altrettanto fantastica delle precedenti, nonostante l'ambientazione realistica. La Roma che ci viene presentata è del tutto inedita, assurda, ma divertente" ("Nuovo Spettatore Cinematografico", 2 aprile 1963).