Nel novembre del 1988 al confine tra la Germania occidentale e la Cecoslovacchia, mentre l'esercito americano e l'armata rossa intendono sorvegliare la frontiera fra est ed ovest in un clima di distensione, due colonnelli, preposti al comando dei rispettivi distaccamenti, infrangono questo equilibrio. Sia l'americano Jack Knowles sia il sovietico N.A. Valachev, segnati da anni di condizionamento politico e psicologico, reduci entrambi da esperienze durissime, uno in Vietnam e l'altro in Afghanistan, in occasione di un incidente alla frontiera non riescono a controllare la loro aggressività e iniziano una sorta di guerra privata fatta di scaramucce, rappresaglie, sortite notturne e sconfinamenti, adoperando ogni arma a loro disposizione, compreso il tentativo, non riuscito, di Valachev di attirare in una trappola Knowles facendolo adescare da Elena, una giovane donna cecoslovacca. Davanti agli attoniti militari dei due schieramenti, Knowles e Valachev, senza armi, si affrontano in una accanita lotta evitando così il rischio di un altro conflitto mondiale.
SCHEDA FILM
Regia: John Frankenheimer
Attori: Roy Scheider - Col. Jack Knowles, Jürgen Prochnow - N.A. Valachev, Tim Reid - Ten. col. Clark, Lara Harris - Elena, Harry Dean Stanton - Gen. Hackworth, Bill MacDonald - Caporale, Neil Grahn - Soldato, Dale Dye - Sergente maggiore, David Palley - Soldato, Ernie Jackson - Autista di Knowles
Soggetto: Stephen Peters - romanzo
Sceneggiatura: Kenneth Ross, Stephen Peters
Fotografia: Gerry Fisher
Musiche: Bill Conti
Montaggio: Robert F. Shugrue
Scenografia: Alan Manzer
Arredamento: Janice Blackie-Goodine
Costumi: Ray Summers
Effetti: Grant Burdette
Durata: 105
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI
Tratto da: romanzo omonimo di Stephen Peters
Produzione: WOLF SCHMIDT PER AURORA PRODUCTIONS LLC, KODIAK FILMS
Distribuzione: LIFE INTERNATIONAL (1990) - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO
CRITICA
"Frankenheimer è un regista di grosso mestiere e, filmisticamente parlando, i momenti validi non difettano." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 109, 1990)
"Pur nel suo schematismo di apologo e di personaggi, non è un film da buttar via: il regista governa con maestria le sequenze d'azione, descrive con sagacia la vita militare sfrutta le inventive della sceneggiatura." (Laura e Morando Morandini, 'Telesette')
"I bei tempi di Frankenheimer sono tramontati da un pezzo: su un argomento del genere "guerra fredda ma non troppo", il regista riesce soltanto 'Magazine Italiano tv')