Clémence, impavido sindaco di una cittadina vicino Parigi, sta completando l'ultimo periodo del suo mandato. Con il suo fedele braccio destro Yazid, ha combattuto a lungo per questa comunità afflitta da disuguaglianze, disoccupazione e povertà. Tuttavia, quando a Clémence viene offerta la carica di Ministro, la sua ambizione prende il sopravvento, mentre la devozione e l'impegno per i suoi cittadini iniziano a vacillare. La sua integrità politica e le promesse elettorali sopravvivranno a queste nuove aspirazioni?
SCHEDA FILM
Regia: Thomas Kruithof
Attori: Isabelle Huppert - Clémence, Reda Kateb - Yazid, Naidra Ayadi, Jean-Paul Bordes, Mustapha Abourachid, Soufiane Guerrab
Sceneggiatura: Jean-Baptiste Delafon, Thomas Kruithof
Fotografia: Alex Lamarque
Musiche: Grégoire Auger
Montaggio: Jean-Baptiste Beaudoin
Durata: 98
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Produzione: THIBAULT GAST, MATTHIAS WEBER
Distribuzione: NOTORIOUS PICTURES (2022)
Data uscita: 2022-03-10
TRAILER
NOTE
- FILM DI APERTURA, IN CONCORSO, DELLA SEZIONE 'ORIZZONTI' ALLA 78. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2021).
CRITICA
"Diretto da Thomas Kruithof, 'La promessa - Il prezzo del potere' mette in scena i conflitti tra l'etica politica, soprattutto quella locale, e le promesse elettorali, ambizione e devozione, l'individuo e la comunità, l'io e il noi. (...) Non è facile raccontare la politica sul grande schermo senza ricorrere al racconto di una presa di potere: Kruithof ce ne fa comprendere i meccanismi più nascosti facendola dialogare con il cinema, puntando l' obiettivo sulle parole necessarie a negoziare, a farsi ascoltare, a convincere. Il tutto mediato attraverso il rapporto professionale tra la sindaca e il suo braccio destro. Come sempre impeccabile Isabelle Huppert." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 10 marzo 2022)
"(...)opera seconda del regista francese Thomas Kruithof presentata alla Mostra di Venezia (Orizzonti), è un film che pur in modo discontinuo fa riflettere su temi centrali del nostro vivere insieme, del nostro condividere spazi e tempi dell' esistenza. A partire dal titolo stesso (...). Da un lato, quelli che mantengono le promesse, dall'altro, quelli che le disattendono. Da una parte chi rifugge il potere per un bene collettivo, dall'altra chi è disposto a pagare qualsiasi prezzo per il successo personale. Il semplice plurale dell' originale francese, 'Les Promesses', forse aderisce meglio al caos del cosiddetto mondo della doxa. Nella pluralità (incontrollata e incontrollabile) si fanno promesse, appunto, si aspira a ottenere qualcosa per e con tutti. E non vi è alcuna garanzia di successo, proprio perché nella inestricabile molteplicità della realtà vi è sempre qualcosa che sfugge all'intenzione, alla volontà che le cose prendano una direzione e non un'altra (...)." (Mazzino Montinari, 'Il Manifesto', 10 marzo 2022)
"Il film di Thomas Kruithof appartiene alla terra di mezzo: non ha supereroi, richiede spettatori interessati più al gioco della politica che ai colpi di scena da sobbalzo sulla sedia. La sindaca Clémence, al suo secondo mandato, ha promesso agli elettori di ripulire un grande condominio disastrato, in mano alla malavita. Proprio dove Reda Kateb, figlio di immigrati, è cresciuto.Quando propongono alla sindaca un posto da ministro, la promessa vacilla." (Mariarosa Mancuso, 'Il Foglio', 12 marzo 2022)