In un posto isolato ai confini del mondo, lontano da tutto e tutti, in un casolare sulla cima di una collina vive una famiglia composta da Ferdinand, marinaio in pensione, Juliette, africana d'origine e il loro figlio adottivo Tom. I loro vicini, i Lamotte, stanno partendo alla volta dell'Africa per prendere una coppia di coccodrilli, benché la signora Lamotte sia stata coinvolta a malincuore nell'impresa da suo marito. Ferdinand e Juliette si offrono di badare, durante la loro assenza alla figlia Lili. I due bambini sono al culmine della gioia. Ma la sera in cui i Lamotte stanno per partire, la campagna circostante entra in subbuglio. Le rane di ogni stagno, ogni pozza, ogni rivolo d'acqua hanno mandato una rappresentante alla riunione straordinaria che si sta per svolgere nei pressi della fattoria di Ferdinand. Sono agitate. Con la luna piena arriverà un diluvio. Pioverà ininterrottamente per quaranta giorni e quaranta notti. La rana più anziana avverte i due bambini del pericolo imminente e li esorta a prepararsi ad affrontarlo. Tutti gli occhi sono puntati su Ferdinand, il solo in grado di salvare tutti. L'uomo, da vechio lupo di mare, si mette a capo dei due gruppi, quello animale e quello umano, alle prese con una nuova, fantastica avventura...
SCHEDA FILM
Regia: Jacques-Rémy Girerd
Sceneggiatura: Jacques-Rémy Girerd, Antoine Lanciaux, Iouri Tcherenkov
Fotografia: Benoît Razy
Musiche: Serge Besset
Montaggio: Hervé Guichard
Scenografia: Jean-Loup Felicioli
Altri titoli:
RAINING CATS AND FROGS
Durata: 86
Colore: C
Genere: ANIMAZIONE FAMILY
Produzione: FOLIMAGE, STUDIO CANAL FRANCE, FRANCE 2 CINEMA, RHONE-ALPES CINEMA. CON LA PARTECIPAZIONE DI CANAL +, CENTRO NAZIONALE DI CINEMATOGRAFIA, REGIONE RHONE-ALPES, CONSIGLIO GENERALE DELLA DROME, MICHELIN E PROCIREP
Distribuzione: ESSE&BI (2004)
Data uscita: 2004-10-15
NOTE
- VOCI DELLA VERSIONE ITALIANA: ALEX POLIDORI (TOM), ANNA MARCHESINI (TARTARUGA), SERGIO FIORENTINI (FERDINAND), SIMONA IZZO (ELEFANTESSA DENISE), RICKY TOGNAZZI (ELEFANTE ROGER).
CRITICA
"Lo schema solito. Gli animali, tutti parlanti, con i vizi e le virtù degli umani, gli umani pronti a condividere con loro sacrifici e pene. Con un segno grafico molto semplice che però riesce a colorare con effetti giusti i vari tipi di animali, con dei ritmi che, pur partendo da un diluvio, tendono sempre a privilegiare la commedia. Anche con brio. Segnalo la malizia del doppiaggio italiano. A un elefante e alla sua compagna danno la voce Ricky Tognazzi e Simona Izzo, alla tartaruga cattiva Anna Marchesini." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 15 ottobre 2004)
In Europa c'è molta animazione. Specie in Francia. Così, tra l'antropologia di 'Kiriku', la fanta-nostalgia di 'Appuntamento a Belleville' e la fiaba animalista 'Il cane e il suo generale' ecco spuntare il gradevolissimo 'La profezia delle ranocchie'. Storia di un diluvio che in 40 giorni sommerge il mondo. Il vecchio Ferdinand, novello Noè, trasformerà il suo granaio in un'arca che ospiterà vari animali. Sopravviveranno? Molto belli: il sofisticato antropomorfismo degli animali (tartarughe matte, elefanti aristocratici...), il tratto pittorico del disegno a mano e l'ennesimo elogio della vecchiaia attraverso Ferdinand (vedi la super-nonna di 'Appuntamento a Belleville'). Grande ricchezza di toni, c'è umorismo ma anche terrore e istinti omicidi." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 15 ottobre 2004)
"'La profezia delle ranocchie' è una specie di manifesto 'verde'. Ed è un saggio sulla possibilità di un cinema d'animazione alternativo alla corazzata americana e anche alla concorrente scuola giapponese. Molto europeo, anzi francese, il gusto della sfida affidato all'idea di un cartone animato ipertecnologico, contraddistinto dalla linea semplice e un po' retrò di una illustrazione da fiaba per bambini ma anche per adulti. E decisamente finalizzata alla trasmissione di un messaggio." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 22 ottobre 2004)