LA PRIGIONIERA DEL DESTINO

Alberto Froben, noto esploratore tedesco, rientrato in patria dopo un lungo viaggio, è promesso ad Ottavia, la sua bella e gentile cugina. Accanto alla villa di Ottavia ha la sua dimora Alga, donna giovane, ricca, dal fare strano, pieno di mistero, che Alberto conosce per caso in occasione di una gita in barca e che la rivede in seguito subendo il suo fascino. Ciò nondimeno continua ad amare la sua fidanzata, cosicché il suo animo è combattuto tra opposti sentimenti. Alla fine egli sposa Ottavia e parte con lei per un lungo viaggio di nozze. Al suo ritorno Alberto riprende le sue relazioni con Alga, la quale, benché gravemente ammalata e destinata a fine prematura, vuol vivere con intensità la breve vita, che le è concessa. I nuovi contatti permettono ai due di misurare la forza del reciproco sentimento ed essi decidono di non rivedersi più. La salute di Alga peggiora ed è costretta a letto; ma un giorno viene a sapere che in città è scoppiata un'epidemia di tifo. Ella scrive ad Alberto, pregandolo di portar via dalla zona colpita la sua bambina, ch'ella aveva affidato ad una nutrice. Per farle sapere che la bambina è in salvo, Alberto dovrà passare verso sera sotto la sua finestra e farle un cenno di saluto. Alberto porta in salvo la bambina, ma egli stesso si ammala di tifo. Ottavia, dando prova di straordinaria generosità d'animo, indossa i panni del marito e passa, nella luce del crepuscolo, davanti alla villa di Alga, facendo quel cenno di saluto, che conforterà gli ultimi istanti della morente.