Le peripezie di Nic a 5, 12, 16 anni e da adulto. In un film, quattro episodi per seguire Nic, la perdita della sua innocenza e il suo divenire uomo. Ricordando la classica parabola di Adamo ed Eva.
TRAMA LUNGA
Da bambino Nicolas vive in famiglia un rapporto molto contrastato con il padre. Si sente incompreso e trattato male, soprattutto nel momento in cui comincia ad avere piccole compagnie femminili. Quando il genitore muore, per Nicolas, ora adolescente, la situazione non sembra migliorare. Intanto però sviluppa il proprio interesse per il cinema, al punto da diventare, ormai adulto, un regista affermato. Nicolas si sposa , poi la sua attività lo porta in giro in varie parti del mondo. Nel deserto africano, il camion dove si trova con altri tre compagni di viaggio mette sotto un bambino di colore. Una folla di locali avanza minacciosa. La moglie, che era alla guida, va verso di loro per scusarsi, ma viene circondata e in breve tempo uccisa. La paura cala su tutti. Tra un passaggio e l'altro della vita di Nicolas, Adamo ed Eva escono dall'acqua e camminano per il paradiso terrestre. Si guardano, si scrutano, si scoprono. Poi Eva trova un crocefisso, vede una macchina, arriva ad un cancello. Sulla soglia Adamo ed Eva vengono individuati dalla polizia, braccati, infine spinti oltre il cancello. Fuori, dall'altra parte, uno stuolo di fotografi e di cronisti li insegue e li costringe a scappare.
SCHEDA FILM
Regia: Mike Figgis
Attori: Julian Sands - Nic Adulto, Johanna Torell - Moglie Di Nicolas, Stefano Dionisi - Luca, Kelly Macdonald - Susan, Jonathan Rhys Meyers - Nic Sedicenne, Saffron Burrows - Gemelli, Gina McKee - Madre Di Susan, Bernard Hill - Padre Di Susan, Rossy de Palma - Ragazza Cieca, Femi Ogumbanjo - Adamo, Hanne Klintoe - Eva
Soggetto: Mike Figgis
Sceneggiatura: Mike Figgis
Fotografia: Benoît Delhomme
Musiche: Mike Figgis
Montaggio: Matthew Wood
Scenografia: Giorgio Desideri
Costumi: Laura Goldsmith, Enid Harris
Durata: 105
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Produzione: RED MULLETMARIO, VITTORIO CECCHI GORI
Distribuzione: CECCHI GORI DISTRIBUZIONE
NOTE
- REVISIONE MINISTERO DICEMBRE 1999
CRITICA
"Pretenzioso e a tratti affascinante. Tra questi due estremi 'La perdita dell'innocenza' segna l'ennesimo 'basso' nell'altalenante carriera di Mike Figgis, un regista più efficace quando applica la sua visione 'artistica' a un copione altrui che quando si abbandona alla sua ambizione poetica e alle sue sceneggiature. In altre parole 'La perdita dell'innocenza' è un film spesso profondamente fastidioso che spaccia del vecchio sperimentalismo per arte, e nella sua ambizione totale rischia di essere addirittura irritante". (Irene Bignardi, 'la Repubblica', 27 novembre 1999)