La pecora nera del signor ministro

The Black Sheep of Whitehall

GRAN BRETAGNA 1942
Londra, 1940. Un famoso economista argentino è atteso presso il ministero del commercio per la stipulazione di un accordo minerario con un gruppo di nazioni del Sud America. Lo spionaggio tedesco è in allarme e, allo scopo di dirottare i negoziati verso concessioni di nessuna importanza strategica, fa rapire e ricoverare in una clinica il personaggio atteso, e al posto di questi invia un uomo del controspionaggio. Nel frattempo, però, un simpatico imbroglione recatosi al ministero per esigere da un funzionario, unico suo alunno, il pagamento della rata scolastica, viene scambiato per l'esperto argentino. Ricevimenti, conferenze stampa, interviste radio si susseguono sul filo dell'equivoco, chiarito successivamente con l'arrivo dell'agente tedesco. L'atteggiamento di quest'ultimo, però, mette in allarme il funzionario ministeriale e il suo insegnante. I due decidono quindi di indagare a fondo.
SCHEDA FILM

Regia: Will Hay, Basil Dearden

Attori: Will Hay - Davis, John Mills - Bobby Jessop, Basil Sydney - Costello, Henry Hewitt - Professor Davys, Felix Aylmer - Crabtree, Owen Reynolds - Harman, Frank Cellier - Dottor Innsbach, Joss Ambler - Sir John, Frank Allenby - Onslowe, Thora Hird - Joyce, Barbara Valerie, Margaret Halstan

Soggetto: Angus MacPhail, John Dighton

Sceneggiatura: John Dighton, Angus MacPhail

Fotografia: Eric Cross, Günther Krampf

Musiche: Italo Fischetti

Montaggio: Ray Pitt

Scenografia: Thomas N. Morahan

Durata: 75

Colore: B/N

Genere: COMICO COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.37)

Produzione: EALING STUDIOS

Distribuzione: INDIPENDENTI REGIONALI (1966)

CRITICA
"Si tratta di una commedia inglese di vecchio stampo, basata più sulla tradizionale comicità di situazioni e battute, che sulle raffinate formule dell'umorismo inglese. La buona vena degli sceneggiatori, per quanto discontinua, e la scioltezza degli interpreti, permettono al lavoro di raggiungere un discreto livello." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 60, 1966)