Ai primi di marzo del 1849 si notano i segni precursori della guerra che sta per riaccendersi: borghesi, contadini operai, studenti del Piemonte e di ogni altra regione d'Italia vanno ad ingrossare le file dell'esercito sardo, attestato sulla linea di armistizio del Ticino. Una pattuglia di otto uomini, comandata dal capitano Salviati, in servizio di avanscoperta lungo le rive del fiume, il 20 marzo all'inizio della battaglia di Novara, in seguito allo svolgersi dei successivi eventi, viene tagliata fuori dal grosso delle truppe ed abbandonata a se stessa nel territorio ormai tenuto dal nemico. La pericolosa avventura di questi otto uomini che in quei giorni furono i soli a portare la divisa italiana nella risaia tra Pavia e Vercelli, occupata dalle truppe del Maresciallo Redetzky, si conclude al tramonto del 23 marzo 1849 sulla pianura di Novara, dove si è combattuto aspramente.
SCHEDA FILM
Regia: Piero Nelli
Attori: Sandro Isola - Capitano Salviati, Giuseppe Aprà - Tenente Airoldi, Giovanni Raumer - Vecchio Sergente Brofferio, Giorgio Luzzati - Valfré, Annibale Biglione - Soldato Barra, Giuseppe Natta - Soldato Capai, Giovanni Cellerini - Soldato Ronco, Benito Dall'Aglio - Soldato Malan, Oscar Navarro - Contadino, Filippo Posca - Contadino, Ida Basso - Madre del tenente Airoldi, Alfredo Zavanone - Ufficiale austriaco, Vladi Orengo - Ufficiale austriaco
Soggetto: Franco Cristaldi, Yvonne De Begnac, Oscar Navarro, Piero Nelli
Sceneggiatura: Franco Cristaldi, Yvonne De Begnac, Oscar Navarro, Piero Nelli
Fotografia: Alfieri Canavero
Musiche: Goffredo Petrassi
Montaggio: Enzo Alfonsi
Scenografia: Alberto Da Corte, Arturo Midana
Costumi: Carla Simonetti
Suono: Giovanni Canavero - fonico
Aiuto regia: Mario Maffei
Altri titoli:
Vecchio regno
Durata: 75
Colore: B/N
Genere: GUERRA
Specifiche tecniche: 35 MM
Produzione: FRANCO CRISTALDI PER VIDES CINEMATOGRAFICA (TORINO)
Distribuzione: DIANA CINEMATOGRAFICA (1954) - VIDES
NOTE
- E' IL PRIMO FILM PRODOTTO DA FRANCO CRISTALDI PER LA SUA VIDES.
- CONSULENZA STORICA E MILITARE: PIERO PIERI.
CRITICA
"Tecnicamente si tratta di un lavoro 'artigianale', molto modesto. Discreta la fotografia. ingenuo il racconto di tono deamicisiano." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 37, 1955)