Guidato dai Nuovi Padri Fondatori d'America (NFFA), il governo ha autorizzato l'annuale Notte del Giudizio per garantire che il tasso di criminalità rimanga sotto l'uno per cento per il resto dell'anno. Ma una rivoluzione sta serpeggiando fra i contestatori che sono convinti che la Notte del Giudizio sia una strategia delle istituzioni per eliminare i poveri e i deboli per permettere alle élites di prosperare. Nel corso della notte, infatti, fra caos e disordini, un'improbabile gruppo di persone si muove nelle ombre di Washington D.C. Sul punto di rivelare l'incredibile cospirazione ordita dai Nuovi Padri Fondatori d'America, che con questa soluzione hanno promesso di rendere migliore la vita dai cittadini, i cinque eroi capiranno a proprie
spese fino a dove saranno in grado di spingersi per proteggere ciò in cui credono e le persone che amano.
SCHEDA FILM
Regia: James DeMonaco
Attori: Frank Grillo - Leo Barnes, Elizabeth Mitchell - Senatrice Charlie Roan, Mykelti Williamson - Joe Dixon, Joseph Julian Soria - Marcos, Betty Gabriel - Laney Rucker, Terry Serpico - Earl Danzinger, Edwin Hodge - Dante Bishop, Kyle Secor - Ministro Edwidge Owens, Liza Colón-Zayas - Dawn, Ethan Phillips - Couper, Jared Kemp - Rondo, Adam Cantor - Eric Busmalis, Raymond J. Barry - Caleb Warrens, Naheem Garcia - Angel Munoz, Christopher James Baker - Harmon James, David Aaron Baker - Thomas Roseland, George Lee Miles - Ike Jenkins, Johnnie Mae - Sig.ra Sabian, Roman Blat - Zio Sam
Sceneggiatura: James DeMonaco
Fotografia: Jacques Jouffret
Musiche: Nathan Whitehead
Montaggio: Todd E. Miller
Scenografia: Sharon Lomofsky
Costumi: Elisabeth Vastola
Effetti: Joe Harkins
Altri titoli:
The Purge: Beginnings
The Purge 3
Durata: 105
Colore: C
Genere: THRILLER HORROR
Produzione: MICHAEL BAY, JASON BLUM, ANDREW FORM, BRAD FULLER, SEBASTIEN LEMERCIER PER BLUMHOUSE PRODUCTIONS, PLATINUM DUNES, UNIVERSAL PICTURES, WHY NOT PRODUCTIONS
Distribuzione: UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL ITALY
Data uscita: 2016-07-28
TRAILER
CRITICA
"DeMonaco dirige un'efficiente serie B alla John Carpenter, alternando azione violenta e immaginifici quadri horror." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 28 luglio 2016)
"Sembra la realtà ma invece è fantapolitica. Quella che 'La notte del giudizio - Election Year' mette in scena in chiave di fantascienza adulta non è l'America del duello di fine anno 2016 tra Hillary Clinton e Donald Trump quanto piuttosto la sua copia deforme come succede con la migliore satira che si fa addirittura allegoria. (...) Arriva al terzo capitolo la saghetta sagace uscita dalla penna e dalla macchina da presa di James DeMonaco, forse il miglior erede di quell'indimenticabile John Carpenter di '1997: Fuga da New York' (1981) dove si immaginava Manhattan come carcere di massima sicurezza in mano a criminali freak. Il paradosso ideato da DeMonaco è così geniale che ogni capitolo del trittico 'La notte del giudizio' ha mille direzioni espressive dove correre, come le metropoli tentacolari dove ci si dà la caccia, protagoniste crudeli ma anche sorprendenti di questa arguta trilogia. (...) Queste pellicole costano poco per i canoni hollywoodiani (10 milioni di dollari), parlano agli adulti (come sempre meno cinema fa), posseggono un gran ritmo, non accettano la schiavitù dell'effettistica speciale e propongono allo spettatore provocazioni disturbanti (il ruolo della Chiesa in questa guerra civile?) degne del miglior cinema d'autore. Tutto merito di James DeMonaco, il nuovo John Carpenter in grado di unire intrattenimento e riflessione politica." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 28 luglio 2016)
"E' il terzo capitolo di una saga nata da una bella idea (partorita nel 2013). Bella e suscettibile di stuzzicanti variazioni (contrariamente al solito andazzo dei sequel). (...) Piacerà eccome, ai vecchi e nuovi spettatori del ciclo. Ovviamente come si apprezzano i buoni film di serie B che puntano principalmente le loro carte nelle scene di violenza e d'inseguimento. Anche perché le invenzioni sono tante e alcune decisamente apprezzabili. Come l'entrata in scena di turisti dell'omicidio, di cacciatori d'uomini che ogni tanto vengono in vacanza nell'unico paese al mondo dove la caccia è legalizzata. E poi diamo atto a James DeMonaco (regista e sceneggiatore della serie) di quelli che sono i meriti di DeMonaco. In fondo, il suo film di partenza era solo un vigoroso action movie di serie B di quelli che una volta andavano dritti nelle proiezioni dei 'drive in'. Di episodio in episodio, invece di campare di rendita sulle rese automatiche al botteghino, ha dato spessore alle vicende. Dicendo chiaro che Lo Sfogo è servito al partito al potere per ripulire le periferie, ammazzare barboni e vagabondi che sono da sempre i bersagli dell'omicidio facile. Ora la sosia di Clinton vorrebbe abolire la ripulitura. Niente da stupirsi se i Padri Fondatori decidano quella notte, di accopparla." (Giorgio Carbone, 'Libero', 28 luglio 2016)