La nipote Sabella

ITALIA 1958
Carmelina, sorella di Sabella Renzullo, ha sposato Garofaniello, mentre Raffaele, il giovane nipote di Sabella, è finalmente riuscito a convolare a nozze con Lucia. La supposta presenza del petrolio nel sottosuolo di un terreno arido e incolto che apparteneva al vecchio Renzullo, scatena rivalità e dissidi tra le due coppie giacché, in base ad una clausola del testamento del defunto proprietario, quel terreno spetta alla famiglia che per prima avrà una bambina, cui dovrà esser dato il nome della nonna. La vecchia Sabella parteggia per i giovani nipoti, ma intanto Garofaniello e Carmelina, coll'aiuto di un medico, architettano un imbroglio: lasciano la loro casa, adottano una bambina, e ritornano per vantare i loro presunti diritti. La verità verrà presto a galla e, dopo infinite peripezie, il buon senso avrà la meglio...
SCHEDA FILM

Regia: Giorgio Bianchi

Attori: Peppino De Filippo - Emilio, Tina Pica - Nonna Sabella, Renato Salvatori - Raffaele, Sylva Koscina - Lucia, Dolores Palumbo - Carmelina, la sorella di Sabella, Roberto Spiombi, Carlo Taranto, Pasquale De Filippo, Renato Montalbano, Nino Vingelli, Gorella Gori, Sid Stogel, Alfredo De Marco, Mimo Billi, Rosa Visentin, Rosita Pisano, Mario Frera, Riccardo Ferri, Remington Olmstead, Ciccio Barbi, Fausto Guerzoni

Soggetto: Sandro Continenza

Sceneggiatura: Sandro Continenza, Ruggero Maccari, Luciano Martino

Fotografia: Václav Vích, Goffredo Bellisario - operatore

Musiche: Michele Cozzoli

Montaggio: Mario Serandrei

Scenografia: Piero Filippone

Arredamento: Luigi Gervasi

Costumi: Maria Grazia Udina

Durata: 90

Genere: COMMEDIA

Produzione: TITANUS

Distribuzione: TITANUS

CRITICA
"Ideato e realizzato come seguito del precedente 'La nonna Sabella', questo film non possiede del primo quella freschezza di idee e di situazioni che in buona parte lo giustificava. Gli autori del soggetto sembra si siano soprattutto preoccupati di imbrogliare le cose per conferire all'azione un po' di movimento e di animazione (...)". (Umberto Tani, "Intermezzo", 11, 15 giugno 1959).