La ninna nanna di Broadway

Lullaby of Broadway

USA 1951
Melinda, una ragazza americana, vive in Inghilterra dove si esibisce nei teatri di rivista. Anche sua madre Jessica è un'attrice. Vive a New York e nelle sue lettere racconta alla figlia i successi che ottiene come stella delle riviste che interpreta. Quando Melinda decide di fare una sorpresa a sua madre e andarla a trovare, però, non la trova all'indirizzo indicato sulle lettere. Un maggiordomo e una cameriera le dicono che Jessica è assente perché impegnata in una tournée e che la casa, nel frattempo, è stata affittata a un ricco industriale. I due non hanno il coraggio di rivelarle la verità: sua madre in realtà in passato è stata una stella delle riviste di Broadway ma oggi, caduta in disgrazia, si esibisce in locali di infimo ordine. Melinda viene alloggiata in una delle stanze della servitù e l'industriale inizia ad interessarsi a lei e le presenta Adolph, un ballerino di successo che sta preparando uno spettacolo. L'industriale, che intende finanziare la rivista, affida la parte principale proprio a Melinda. La ragazza però è preoccupata per sua madre e l'uomo decide di far incontrare Melinda e Jessica a un ballo. Jessica non si presenta e Melinda scopre la verità. Delusa, decide di partire per l'Inghilterra ma a bordo del piroscafo il maggiordomo le fa trovare sua madre. Finalmente riunite, le due donne scendono a terra per andare ad esibirsi nella nuova rivista ed ottenere un successo trionfale.
SCHEDA FILM

Regia: David Butler

Attori: Doris Day - Melinda Howard, Gene Nelson - Tom Farnham, S.Z. Sakall - Adolph Hubbell, Billy De Wolfe - Lefty Mack, Gladys George - Jessica Howard, Florence Bates - Anna Hubbell, Anne Triola - Gloria Davis, Page Cavanaugh - Se stesso

Soggetto: Earl Baldwin

Sceneggiatura: Earl Baldwin

Fotografia: Wilfred M. Cline

Montaggio: Irene Morra

Scenografia: Douglas Bacon

Costumi: Milo Anderson

Durata: 95

Colore: C

Genere: MUSICALE COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM, TECHNICOLOR

Produzione: WARNER BROS. PICTURES

Distribuzione: WARNER BROS, (1952)

CRITICA
"Si tratta di uno dei soliti film-rivista, allestito con larghi mezzi." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 31, 1952)