TRAMA BREVE
Dieci anni dopo il loro terrificante incontro con la mummia del sacerdote egizio Imhotep, Rick ed Evelyn vivono a Londra con il figlio Alex. Il loro tranquillo mènage familiare però rischia di essere sconvolto da un nuovo pericolo. A centinaia di miglia di distanza da loro, sotto la distesa di sabbia infuocata del deserto, il fiero guerriero Re Scorpione sta per destarsi per guidare l'esercito di Anubi alla conquista del mondo. Intanto, una banda di criminali decisi a dominare la Terra risveglia dal sonno eterno la mummia di Imhotep, conservata al British Museum.
TRAMA LUNGA
Nel deserto del Sahara, nel 3076 a.C., un guerriero di nome Re Scorpione, dopo aver fatto un patto con il dio Anubi, lo aveva tradito ed era stato maledetto per l'eternità. Adesso Re Scorpione sta per risvegliarsi e sollevare l'esercito di Anubi, al comando del quale annienterà il mondo civilizzato. Nello stesso momento anche il corpo pietrificato di Imhotep, sacerdote egizio, unico in grado di contrastare Re Scorpione, inizia a rigenerarsi nelle viscere del British Museum di Londra. Nella capitale inglese, siamo nel 1935, vivono Rick ed Evelyn, ormai sposati e con un bambino di otto anni, Alex. I tre rimangono ben presto coinvolti nelle minacciose manovre messe in atto dai contendenti: Ardeth Bay, capo della polizia dei Medjai, vuole impedire alla creatura di tornare in vita e per questo recluta Rick, e poi anche la famiglia. Viene rapita prima Evelyn, poi è la volta di Alex, e il piccolo è sottoposto a prove durissime prima di riuscire a togliersi il bracciale che si era infilato durante la visita al museo. Ad un certo punto, in Egitto, Evelyn sembra colpita a morte. Ma Rick legge la frase magica del libro, e la ragazza torna in vita. Quindi, impugnata la lancia di Osiride, dopo un concitato duello, Rick uccide Re Scorpione. Quindi la famigliola sale sul dirigibile pilotato dall'eccentrico Izzi, per fare ritorno a Londra.
SCHEDA FILM
Regia: Stephen Sommers
Attori: Brendan Fraser - Rick O'Connell, Rachel Weisz - Evelyn Carnahan O'Connell, John Hannah - Jonathan Carnahan, Arnold Vosloo - Lord Imhotep, Oded Fehr - Ardeth Bay, Dwayne Johnson - Il Re Scorpione, Freddie Boath - Alex O'Connell, Patricia Velazquez - Meela Nais/Anck Su Namun, Adewale Akinnuoye-Agbaje - Lock-Nah, Shaun Parkes - Izzy Buttons, Aharon Ipalé - Faraone Seti I, Tom Fisher - Spivey, Joe Dixon - Jacques, Bruce Byron - Red, Quill Roberts - Shafek, Alun Armstrong - Baltus Hafez, Curatore Del British Museum
Soggetto: Stephen Sommers
Sceneggiatura: Stephen Sommers
Fotografia: Adrian Biddle
Musiche: Alan Silvestri
Montaggio: Bob Ducsay
Scenografia: Allan Cameron
Effetti: Industrial Light & Magic (ILM)
Durata: 130
Colore: C
Genere: AVVENTURA
Produzione: ALPHAVILLE FILMS - IMHOTEP PRODUCTIONS
Distribuzione: UIP (2001) - COLUMBIA DVD
Data uscita: 2001-05-11
NOTE
L'ATTORE DWAYNE JOHSON E' ACCREDITATO COME 'THE ROCK'.
CRITICA
"Il termometro della cattiveria e della brutalità ad effetti speciali (un florilegio che affossa il buono e il meraviglioso) spetta a una new entry, Re Scorpione, metà bestia, metà uomo alle testa di un esercito di resuscitati. Le incursioni della computer graphic manderanno in visibilio i ragazzini e forse anche i nonni. Curiosità: il giovane attore che interpreta il figlio di Fraser, di nove anni, ha visto il primo 'La mummia' 58 volte". (Silvio Danese, 'Il giorno', 11 maggio 2001)
"Benché abbia la stessa ingenuità e lo stesso umorismo lepido, il film è un poco migliore della prima puntata; ma la sceneggiatura è distratta, la direzione degli attori pigra, l'apparizione delle mummie non sempre spaventosa". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 11 maggio 2001)
"Il sollecito sequel de 'La Mummia', dopo il fragoroso successo del prototipo, sopperisce alla mancanza d'ispirazione mummificando gli attori in uno scenario di straripante grandeur: suono a tutto volume, due ore abbondanti di durata, effetti speciali martellanti, ritmi furibondi. A confronto, Indiana Jones sembra un film di Antonioni. La regia citazionista di Stephen Sommers insiste sul connubio fantasy più (auto)ironia, sull'Harrison Ford dei poveri Brendan Fraser, sul gran sacerdote Imhotep e su qualche trovata nuova (...) Dopo dieci minuti si è già sazi anche se affascinano alcune digital-sequenze che ricostruiscono un antico Egitto da cd-rom". (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 11 maggio 2001)
"Malgrado i trucchi, 'La mummia - Il ritorno' è un film démodé per il fatto che si ispira a fumetti anni Trenta e per l'ostinazione ad affidarsi completamente alle tecniche digitali per suscitare meraviglia. Mentre il cinema sta finalmente cominciando a rendersi conto (vedi 'La tigre e il dragone' o 'Il gladiatore') che, se vuoi davvero coinvolgere lo spettatore, ti occorre anche una storia". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 26 maggio 2001)
"Ritorna Brendan Fraser nei panni dell'archeologo O'Connell e bissa il successo dell'originale (...). I cliché esotici vengono ipersfruttati, ma stemperati nell'ironia. Vietato ai maggiori di sei anni". (Paolo Mereghetti, 'Io donna', 2 giugno 2001)