La morte scarlatta viene dallo spazio

They Came from Beyond Space

GRAN BRETAGNA 1967
La dottoressa Lee Mason, assistente dello scienziato Curtis Temple, e un gruppo di suoi colleghi incaricati di esaminare strane meteoriti cadute dalla Luna, sono soggetti al potere di misteriose intelligenze in esse racchiuse, e si pongono al loro servizio. Il dottor Curtis, il cui cervello non può essere dominato, perché protetto da una calotta d'argento che egli ha sul cranio, tenta, con l'aiuto di un amico, di sventare i piani di quelli che appaiono essere nemici dell'umanità, poiché hanno provocato una mortale, misteriosa epidemia e trasportato poi sulla luna i corpi delle vittime. Curtis riesce a liberare la mente di Lee, ma, tentando di compiere la stessa operazione sugli altri terrestri, resta imprigionato in un razzo in partenza. Sul pianeta, il dottor Temple scopre che i presunti nemici dell'umanità sono intelligenze venute da un mondo lontano, in cerca di corpi in cui sopravvivere, ma le convince a cercare una soluzione meno spiacevole per gli abitanti della terra.
SCHEDA FILM

Regia: Freddie Francis

Attori: Robert Hutton - Dottor Curtis Temple, Jennifer Jayne - Lee Mason, Zia Mohyeddin - Farge, Bernard Kay - Richard Arden, Michael Gough - Dominatore della Luna, Geoffrey Wallace - Alan Mullane, Maurice Good - Agente Stillwell, John Harvey - Bill Trethowan, Diana King - Sig.ra Trethowan, Paul Bacon - Dottor Rogers, Luanshya Greer

Soggetto: Joseph Millard - romanzo, Milton Subotsky

Sceneggiatura: Milton Subotsky

Fotografia: Norman Warwick

Musiche: James Stevens

Montaggio: Peter Musgrave

Scenografia: Bill Constable

Costumi: Eileen Welch

Durata: 81

Colore: C

Genere: FANTASCIENZA

Specifiche tecniche: PANORAMICA, 35 MM (1:1.85) - EASTMANCOLOR

Tratto da: romanzo "Gli dei odiano il Kansas" (1941) di Joseph Millard (ed. Mondadori, coll. Urania)

Produzione: MAX J. ROSENBERG E MILTON SUBOTSKY PERAMICUS PRODUCTION

Distribuzione: REGIONALE - DVD: 01 HOME ENTERTAINMENT (2009)

CRITICA
"Un modesto film di fanascienza, colmo di incongruenze." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 64, 1968)