Uwe e Christine Perkinger abitano in una casetta di periferia insieme alla piccola Clara, la loro bambina di cinque anni. Uwe fa il poliziotto. Christine, invece, trascorre le giornate in casa dedicandosi interamente alla cura della piccola per cui nutre un amore smisurato e a cui cerca di insegnare la bellezza della natura che la circonda. Christine vuole far crescere sua figlia in un ambiente sereno e lontano dai pericoli, ma l'apparente armonia che circonda madre e figlia nasconde una terribile realtà; un pericolo atroce quanto imprevedibile: Uwe, il marito innamorato, a tratti si trasforma in un uomo ossessivo e violento, lontano e distaccato, irrazionale e possessivo. E Christine porta sul suo corpo i segni di una violenza di cui Uwe forse non è davvero consapevole, ma che spingerà la donna verso un tunnel senza ritorno...
SCHEDA FILM
Regia: Philip Gröning
Attori: Alexandra Finder - Christine Perkinger, David Zimmerschied - Uwe Perkinger, Pia Kleemann - Clara Perkinger, Chiara Kleemann - Clara Perkinger, Horst Rehberg - Uomo, Katharina Susewind - Collega, Lars Rudolph - Kalle
Soggetto: Philip Gröning
Sceneggiatura: Philip Gröning
Fotografia: Philip Gröning
Montaggio: Hannes Bruun, Philip Gröning
Scenografia: Petra Barchi, Petra Klimek, Adán Hernández S.
Costumi: Ute Paffendorf
Altri titoli:
The Police Officer's Wife
Durata: 172
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: DCP
Produzione: PHILIP GRÖNING, DR. MATTHIAS ESCHE, PHILIPP KREUZER, WERNER WIRSING PER PHILIP-GRÖNING-FILMPRODUKTION, IN COPRODUZIONE CON BAVARIA FILM, 3L FILMPRODUKTION, BAYERISCHER RUNDFUNK (BR),CON IL SOSTEGNO DI ZDF/ARTE IN COLLABORAZIONE CON VENTURA FILM SA, RSI
Distribuzione: SATINE FILM
Data uscita: 2013-11-25
TRAILER
NOTE
- PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ALLA 70. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2013).
CRITICA
"Superbo film tedesco di Gröning che racconta in 59 capitoli molto brechtiani come dietro l'apparenza di un felice matrimonio si celi un inferno che è maltrattamento femminile ma non solo. Radiografia fenomenologica del quotidiano di coppia, il film mostra cicatrici e lividi in un'inesorabile meccanica di rappresentazione che fa saltare sulla sedia per l'intelligenza dell'osservazione fino al finale sguardo della bambina." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 6 febbraio 2014)
"Terrificante mattone tedesco sulla violenza in famiglia, diviso in 59(!) infiniti atti. Da mal di testa la pignoleria dell'autore, che per 59 volte annuncia «Inizio del capitolo» e «fine del capitolo». Un dubbio irrisolto: chi è il vecchio che appare in sette fulminei episodi (nel numero 23 taglia una cipolla)? Forse il protagonista del prossimo film: «Il nonno del poliziotto»." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 28 novembre 2013)