Un affermato soprano americano, Caterina Silveri, dopo la morte del marito e manager Douglas Winter lascia gli Stati Uniti e si stabilisce a Roma con il figlio Joe. Questi, confuso dagli eventi, cade nella spirale della droga. Quando Caterina lo scopre cercerà di riavvicinarsi al figlio ma non sarà un'operazione indolore.
SCHEDA FILM
Regia: Bernardo Bertolucci
Attori: Jill Clayburgh - Caterina Silveri, Matthew Barry - Joe Silveri, figlio di Caterina, Veronica Lazar - Marina, Renato Salvatori - L'automobilista comunista, Alida Valli - Amica del maestro Giuseppe, Laura Betti - Ludovica, Tomas Milian - Giuseppe, il maestro, Fred Gwynne - Douglas Winter, Franco Citti - Mario, l'adescatore, Roberto Benigni - Il tappezziere, Sara Di Nepi - Concetta, la servetta, Rodolfo Lodi - Il maestro di canto, Liana Del Balzo - Moglie del vecchio cantante, Elisabetta Campeti - Arianna, Peter Eyre - Edward, Carlo Verdone - Direttore dell'opera a Caracalla, Julian Adamoli - Julian, Enzo Siciliano - Direttore d'orchestra, Nicola Nicoloso - Manrico in "Il Trovatore", Mario Tocci - Conte di Luna, in "Il Trovatore", Jole Silvani - Guardarobiera, Iole Cecchini - Parrucchiera dell'Opera, Mimmo Poli - Facchino
Soggetto: Bernardo Bertolucci, Franco Arcalli, Giuseppe Bertolucci
Sceneggiatura: Giuseppe Bertolucci, Clare Peploe, Bernardo Bertolucci
Fotografia: Vittorio Storaro
Musiche: Ennio Morricone
Montaggio: Gabriella Cristiani
Scenografia: Maria Paola Maino, Gianni Silvestri
Arredamento: Saro Lo Turco
Costumi: Lina Nerli Taviani, Pino Lancetti - per Jill Claybourg
Durata: 140
Colore: C
Genere: DRAMMATICO ROMANTICO
Specifiche tecniche: PANORAMICO, TECHNICOLOR
Produzione: GIOVANNI BERTOLUCCI PER FICTION FILMS SPA, IN COLLABORAZIONE CON 20TH CENTURY FOX
Distribuzione: 20TH CENTURY FOX
NOTE
- RIPRESE EFFETTUATE A ROMA, PARMA, VILLA VERDI A VILLANOVA SULL'ARDA (PIACENZA), LUNGOMARE DI SABAUDIA.
- LA SCENEGGIATURA DEL FILM E' EDITA DA SPERLING & KUPFER.
- NEL FILM E' INCLUSA UNA SEQUENZA DEL FILM "NIAGARA" CON MARILYN MONROE E JOSEPH COTTEN, IN CUI MARILYN CANTA LA CANZONE "KISS" SCRITTA DA A. NEWMAN E GILLESPIE.
CRITICA
"Bertolucci: prendere o lasciare. Ma se si prende, bisogna riconoscere ne 'La luna' uno dei film più radicalmente suoi. (...) Qui infatti il regista parmigiano splende nel suo cielo personale, in piena libertà di esibire pregi e difetti, genio e sregolatezza tecnica, grandezza e servitù, creatività e ostinata adesione a un eccesso di mitologia personale. (...) Certo, il film si avvale scopertamente degli espedienti drammaturgici più risaputi, fra i quali l'agnizione, procedimento caro al teatro latino e greco. Ma questo, se allontana l'opera dalla cronaca stretta del nostro tempo, tende a situarla nel mito, dimensione dove Bertolucci si ritrova benissimo. Qualche autocontrollo in più, qualche maggiore strettezza nei tempi narrativi avrebbe giovato a 'La luna', che forse risente della scomparsa di Kim Arcalli, il montatore abituale del regista, nell'eccessiva indulgenza a divagazioni e impennate bertolucciane." (Sergio Frosali, 'La Nazione')
"'La luna' è un film meno riuscito di 'Ultimo tango' e 'Novecento'. Al suo attivo vanno messe la grande eleganza scenografica, la prova degli interpreti principali, le frequenti puntate dietro le quinte del teatro, intese a dissacrare la macchina delle finzioni con la stessa empietà mostrata frugando le pieghe dell'amore materno. Al passivo un certo snobismo culturale (psicanalisi e sociologismo a buon mercato), la disuguale qualità degli elementi narrativi, la carenza di verosimile." (Giovanni Grazzini, 'Il Corriere della Sera')