LA GRANDE PRUGNA

ITALIA 1999
Un reporter televisivo un po' scombinato va in giro per le strade di Milano, ferma alcuni passanti e pone a tutti la stessa domanda: "Se avesse sei colpi in canna chi ammazzerebbe?" Tenute insieme da questo motivo conduttore, prendono il via situazioni che vedono coinvolto un nutrito numero di personaggi. C'è una partita scapoli - ammogliati durante la quale due giocatori in panchina rispondono al telefonino e si scambiano battute sulle rispettive condizioni e sulla moglie dello sposato; c'è una vecchietta che in un negozio vuole a tutti i costi organizzarsi il funerale; c'è una baby sitter amante del cinema trash che tiene a bada i piccoli alla maniera di Samuel Jackson in 'Pulp fiction'; c'è il grande Jack che inizia una gara di flipper. Alla fine il telereporter viene arrestato. Era lui l'autore degli omicidi che di recente erano stati segnalati in città.
SCHEDA FILM

Regia: Claudio Malaponti

Attori: Ale , Natasha Stefanenko, Gianni Fantoni, Giorgio Ganzerli, Gianni Palladino, Enrico Bertolino - Gestore Pompe Funebri, Luciana Littizzetto - Baby Sitter, Marco Dalla Noce - Oscar, Raul Cremona, Dario Ballantini, Max Pisu, Enzo Jacchetti - Reporter Televisivo, Franz

Sceneggiatura: Giorgio Centamore, Claudio Malaponti, Margherita Volo

Fotografia: Riccardo Lazzarini

Musiche: Marco Bigi

Montaggio: Osvaldo Bargero

Durata: 90

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Tratto da: TRATTO DAI RACCONTI DI AUGUSTO BIANCHI RIZZI, IRA RUBINI, ANTONIO DE LUCA, ANDREA TOGNASCA, MARCO PAGANI, CARLO TURATI, ATTILLIO AZZOLA, FRANCESCA MICARDI

Produzione: ERNESTO TABARELLI, MAURO PEDROTTI

Distribuzione: COLUMBIA TRISTAR FILMS ITALIA (1999)

CRITICA
"Malaponti potrebbe incontrare qualche difficoltà a dirigere il suo secondo film. Soprattutto perché nessuno s'è accorto che ha diretto il primo - una marmellata (o gelatina) di sketch di vario (spesso dubbio) gusto, che attinge alla scuderia copiosa dello Zelig di ieri e di oggi per gli interpreti e si serve di parecchi giovani scrittori per le storie. Che, intrecciate e collegate da sottilissimi fili, vorrebbero essere il ritratto di Milano, la grande prugna popolata di esseri urbani di fine millennio, assillati da acquisti, matrimoni, assassini seriali, scontrini fiscali ed altre (sur) realtà". (Mario Molinari, 'Segnocinema', settembre/ottobre 2000)