LA GRANDE FIAMMA

A Parigi, all'inizio della guerra, un giovane ingegnere è fidanzato con una ricca signorina, Michèle. Mentre questa s'allontana, per recarsi al mare, gli eventi precipitano. La Francia è invasa e Parigi occupata. Rientrata a Parigi, Michèle trova che i suoi sono spariti e la sua casa è occupata dai tedeschi. Il suo fidanzato invece è sempre a posto ed è un collaboratore dei nazisti. Nauseata lo abbandona; una sera incontra un aviatore americano fuggiasco e l'aiuta a sottrarsi alle ricerche del tedeschi, si rivolge all'ex fidanzato pregandolo di facilitare la fuga dell'americano che lei accompagnerà. Ma l'ingegnere li fa arrestare e vengono condotti alla frontiera. Varcata la frontiera, apprendono che i presunti tedeschi, che hanno in custodia l'aviatore, sono ufficiali inglesi travestiti. L'ingegnere non è un traditore, ma fa il doppio gioco: egli è l'organizzatore del movimento di resistenza e del sabotaggio della produzione bellica al servizio dei tedeschi. Michèle si rende conto del pericolo, che corre l'ingegnere per averla fatta evadere e decide di ritornare a Parigi, per mettersi al suo fianco. Il suo ritorno è provvidenziale: l'ingegnere ha infatti destato i sospetti dei nazisti e sta per essere arrestato, quando l'arrivo della fidanzata viene a dissipare ogni sospetto.